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Condominio e lavori molesti: cosa fare se il vicino crea rumore, sporco e disturbo durante una ristrutturazione

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Vivere in un condominio comporta inevitabili momenti di convivenza forzata, soprattutto quando si verificano situazioni di disturbo legate ai lavori di ristrutturazione di un vicino. Rumori intensi, polvere, uso improprio degli spazi comuni e violazioni degli orari di silenzio possono mettere a dura prova la pazienza dei condomini. Ma cosa prevede la legge? E quali strumenti sono a disposizione per tutelarsi?

Lavori rumorosi: cosa dice il regolamento condominiale

La prima verifica da fare è il contenuto del regolamento di condominio, in particolare per quanto riguarda le fasce orarie in cui è richiesto il rispetto del silenzio. Generalmente, gli orari in cui non è consentito fare rumore sono:

  • dalle 13:00 alle 15:00
  • dalle 21:00/22:00 alle 8:00

Se i lavori vengono eseguiti in orari non consentiti, è possibile rivolgersi all’amministratore di condominio, il quale può diffidare il responsabile e proporre in assemblea una sanzione fino a 200 euro, aumentabile a 800 euro in caso di recidiva, come previsto dall’art. 70 delle disposizioni attuative del Codice Civile. Tuttavia, affinché la sanzione sia valida, deve essere prevista esplicitamente nel regolamento.

Uso corretto degli spazi comuni

Oltre al rispetto degli orari, durante una ristrutturazione è fondamentale non arrecare danno o intralcio agli spazi comuni come androni, pianerottoli e ascensori. Gli ambienti condivisi devono essere mantenuti puliti e non occupati da materiali o attrezzature. L’utilizzo dell’ascensore per trasporto di materiali ingombranti deve avvenire con cautela e rispetto.

Esempi pratici

  • Lavori iniziati alle 7:00 del mattino: Se un vicino inizia i lavori troppo presto, l’amministratore può intervenire e proporre sanzioni, purché previste nel regolamento.
  • Lavori eseguiti di domenica: In caso di interventi non autorizzati nei giorni festivi, è possibile contattare la polizia locale, che può interrompere i lavori e sanzionare la ditta. Il condomino committente può essere ritenuto responsabile.

Cosa prevede il Codice Civile

Ai sensi dell’art. 1122 c.c., un condomino non può eseguire opere che danneggino le parti comuni o pregiudichino la stabilità, la sicurezza o il decoro architettonico dell’edificio. È inoltre previsto che l’amministratore sia informato preventivamente di eventuali lavori in proprietà esclusiva, e che l’assemblea condominiale sia coinvolta in caso di modifiche rilevanti, come stabilito anche dalla giurisprudenza (Cass. 37852/2022).

Rumori e soglia di tollerabilità

Il rumore è considerato illecito solo se supera la normale tollerabilità, secondo quanto stabilito dall’art. 844 c.c. Per valutare tale soglia, si considera:

  • la frequenza del disturbo (occasionale o abituale);
  • l’orario in cui si verifica;
  • la zona abitativa (es. centro urbano vs. area isolata).

La giurisprudenza ha inoltre introdotto un criterio di calcolo basato sui decibel:

  • Di notte: il rumore è illecito se supera di oltre 3 decibel il rumore di fondo
  • Di giorno: la soglia sale a 5 decibel

In caso di contenzioso, può essere richiesta una perizia fonometrica da parte di un tecnico esperto.

Quali sono i rimedi legali

Chi subisce un disturbo può:

  • presentare un ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c., per chiedere la cessazione immediata del comportamento molesto;
  • richiedere un risarcimento del danno (art. 2043 c.c.), dimostrando un pregiudizio alla salute o alla qualità della vita derivante dal rumore eccessivo.
Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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