L’intelligenza artificiale è sempre più presente nella nostra quotidianità, e ora anche Meta – la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp – ha annunciato che utilizzerà i contenuti pubblici degli utenti per potenziare i suoi sistemi di IA. A partire dalla fine di maggio 2025, tutto ciò che pubblichi online potrà essere impiegato per l’addestramento di chatbot e modelli linguistici avanzati.
Meta ha dichiarato che verranno utilizzati post, commenti, foto e video pubblicati su Facebook e Instagram da utenti maggiorenni. Ma non è tutto: anche chi non possiede un account Meta potrebbe vedere i propri dati utilizzati, ad esempio se è menzionato o presente in contenuti pubblicati da terzi.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha già chiarito che i cittadini hanno il diritto di opporsi al trattamento, come previsto dall’art. 21 del GDPR. Anche chi non ha un profilo Facebook o Instagram può quindi esercitare il diritto alla privacy. Il Garante italiano sta inoltre lavorando con le autorità europee per verificare la compatibilità dell’iniziativa con il Regolamento europeo.
Meta ha messo a disposizione tre moduli online distinti per opporsi al trattamento:
💡 Attenzione alle tempistiche:
Meta esclude di default i contenuti pubblicati da utenti under 18. Tuttavia, i dati di minorenni potrebbero comunque comparire nei post pubblici di adulti. Per questo motivo, anche chi esercita la responsabilità genitoriale può compilare il modulo di opposizione dedicato ai non utenti.
La trasparenza e il diritto alla privacy restano diritti fondamentali nell’era dell’intelligenza artificiale. Anche se non sei iscritto a Facebook o Instagram, puoi difendere i tuoi dati dall’uso per l’addestramento dell’IA di Meta. Basta un clic per dire “no” e far valere i tuoi diritti.