miscellanea

Monopattino elettrico, ritiro della patente, arresto e maxi-multa per guida in stato di ebbrezza: la Cassazione conferma

Con la sentenza 37391/2025, la Corte di Cassazione ha stabilito una regola definitiva: chi guida un monopattino elettrico in stato di ebbrezza commette un reato, esattamente come un automobilista. Niente zone grigie, niente interpretazioni alternative: i monopattini sono veicoli a tutti gli effetti, e per chi li guida valgono le stesse norme del Codice della strada.

La decisione arriva dopo il ricorso di un uomo condannato per aver causato un incidente circolando ubriaco su un dispositivo elettrico. La Cassazione ha respinto ogni tentativo difensivo: “Il monopattino è un veicolo”, quindi si applica l’art. 186 del Codice della strada, che disciplina la guida in stato di ebbrezza.


Il caso: incidente in Veneto e ricorso respinto

L’imputato, dopo aver provocato un incidente nel vicentino mentre era sotto l’effetto dell’alcol, era stato condannato sia dal Tribunale di Vicenza sia dalla Corte d’Appello di Venezia.

Il suo ultimo argomento di difesa era semplice: “Il monopattino non è un veicolo, quindi il reato non esiste”.

Ma la Cassazione ha chiuso definitivamente la questione: i monopattini elettrici sono dispositivi equiparati ai velocipedi, dunque rientrano nella definizione di veicolo ai sensi dell’art. 46 del Codice della strada.


Perché il monopattino è un veicolo secondo la legge

La Corte richiama due norme fondamentali:

🔹 Art. 46 Codice della strada

Definisce veicolo “ogni macchina che circola su strada guidata dall’uomo”, una formula volutamente ampia che include anche mezzi di piccole dimensioni.

🔹 Equiparazione ai velocipedi

Una normativa successiva ha equiparato i monopattini alle biciclette, rendendoli a tutti gli effetti soggetti alle regole generali della circolazione.

La Cassazione evidenzia inoltre che i monopattini possono incidere sulle condizioni di sicurezza stradale, e proprio per questo non possono essere considerati “giocattoli” o dispositivi esclusi dall’applicazione delle norme penali.


Guida in stato di ebbrezza sul monopattino: cosa si rischia davvero

Dopo questa sentenza, la situazione è chiarissima: chi guida un monopattino elettrico ubriaco rischia le stesse conseguenze di chi guida un’auto.

Le sanzioni possibili

  • Maxi-multa (importi identici a quelli previsti per le auto)
  • Sospensione della patente di guida
  • Arresto nei casi più gravi
  • Procedimento penale per guida in stato di ebbrezza

La sospensione della patente può scattare anche se il monopattino è l’unico mezzo posseduto o se la patente non è stata utilizzata al momento del fatto.


Una decisione che cambia tutto (e che chiarisce ogni dubbio)

Negli ultimi anni l’uso dei monopattini è aumentato e con esso anche gli incidenti. La Cassazione, con questa pronuncia, allinea la giurisprudenza alla volontà del legislatore, che da tempo considera i dispositivi elettrici come veicoli veri e propri.

Il messaggio per chi si muove in città su questi mezzi è semplice e diretto:

Non importa che mezzo guidi: se sei ubriaco, il reato è lo stesso.

La sicurezza stradale non fa distinzioni tra auto, moto, bici o monopattini.
E la legge neppure.

Condividi
Pubblicato da