Il futuro di Opzione Donna è più incerto che mai. Dal 2026 la misura – già drasticamente ridotta negli ultimi anni – cesserà ufficialmente di esistere, salvo nuovi interventi dell’ultimo minuto. La proposta di proroga presentata da Fratelli d’Italia è stata infatti dichiarata inammissibile per mancanza di coperture finanziarie, aprendo un vuoto normativo che riguarda migliaia di lavoratrici pronte ad accedere alla pensione anticipata.
Ma davvero tutto è perduto? Non proprio. In Parlamento restano in campo altre proposte che potrebbero evitare la cancellazione totale dell’unica misura pensionistica dedicata alle donne.
In questo articolo vediamo cosa sta succedendo, perché la proroga è saltata e quali sono le possibili alternative.
La versione attualmente in vigore (ridimensionata già con le ultime manovre) si rivolge esclusivamente a tre categorie:
Per accedere servono:
Il problema?
La legge di bilancio 2026 non prevede alcuna proroga, decretando la fine definitiva della misura dal prossimo anno.
Durante l’esame della manovra, dai 5.500 emendamenti iniziali si è scesi a circa 400 realmente discussi.
Tra i 105 dichiarati inammissibili dal presidente della Commissione Bilancio del Senato c’è proprio quello di Fratelli d’Italia su Opzione Donna.
🔍 Perché è stato bocciato?
Insomma: senza soldi, una misura che crea spesa non può essere nemmeno discussa.
👉 Ha superato il vaglio tecnico e resta in discussione.
Voleva ampliare la platea, sostituendo le lavoratrici delle aziende in crisi con:
Un’apertura molto ampia, con costi elevati, ma priva di coperture economiche → quindi dichiarata inammissibile.
FDI potrebbe ripresentarla con le coperture indicate.
Le opposizioni hanno criticato duramente la maggioranza:
Tra le proposte dell’opposizione dichiarate ammissibili c’è quella più attesa:
Prima del 2023, la misura permetteva l’accesso a molte più lavoratrici, senza criteri selettivi legati a invalidità, caregiving o crisi aziendali.
Ripristinarla significherebbe dare una reale via d’uscita anticipata a migliaia di donne con:
La partita si giocherà interamente durante l’approvazione finale della manovra.
Gli scenari possibili sono tre:
Mantenere lo schema attuale per un altro anno, senza ampliamenti.
Possibile, ma dipende da risorse e volontà politica.
Il ritorno a Opzione Donna “storica”, più inclusiva.
Le lavoratrici con:
Oggi non avrebbero nessuna via di uscita anticipata dal 2026, se la misura non dovesse essere prorogata.
La misura è a un passo dalla cancellazione, ma la discussione politica è apertissima.
Per le lavoratrici interessate, le prossime settimane saranno decisive per capire se: