Una rivoluzione dell’orologio è pronta ad arrivare in Parlamento: l’Italia potrebbe dire addio al passaggio tra ora solare e ora legale, adottando l’orario estivo per tutto l’anno. La proposta — sostenuta da SIMA, Consumerismo No Profit e dal deputato Andrea Barabotti (Lega) — è stata presentata il 17 novembre 2025 alla Camera dei Deputati dopo una raccolta firme che ha superato le 352.000 adesioni.
Risparmio energetico, benefici per la salute e riduzione delle emissioni: ecco tutti i dettagli della misura che potrebbe cambiare le abitudini di milioni di cittadini.
Perché rendere permanente l’ora legale: risparmi, benefici e impatto ambientale
Secondo le analisi presentate, i vantaggi economici e ambientali sono significativi:
- 2,3 miliardi di euro risparmiati tra il 2004 e il 2025 grazie ai mesi di ora legale
- Oltre 12 miliardi di kWh di consumi elettrici evitati
- Con l’ora legale fissa, il risparmio annuo stimato salirebbe a 720 milioni di kWh
- Taglio in bolletta pari a 180 milioni di euro l’anno
- Riduzione delle emissioni di CO₂ tra 160.000 e 200.000 tonnellate annue
In pratica, mantenere l’ora legale tutto l’anno garantirebbe più luce naturale la sera, minori consumi elettrici e una diminuzione dell’impatto ambientale equivalente a piantare milioni di alberi.
Effetti sulla salute e sulla vita quotidiana
Il punto più dibattuto riguarda il benessere dei cittadini. Numerosi studi hanno evidenziato che il doppio cambio d’orario comporta:
- alterazione del ritmo circadiano
- disturbi del sonno
- calo di concentrazione
- aumento della pressione arteriosa
- crescita degli incidenti stradali e sul lavoro nella settimana successiva al cambio d’ora
I promotori sostengono che una luce serale più lunga favorisca:
- socialità
- commercio e ristorazione
- turismo
- sicurezza urbana
Il nodo europeo: perché la scelta non è così semplice
Nel 2018 l’Unione Europea ha avviato una consultazione su larga scala:
4,6 milioni di cittadini hanno risposto e l’84% si è detto favorevole all’abolizione del cambio semestrale.
Nel 2019 il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva che permette a ogni Stato di scegliere:
- ora legale permanente
- ora solare permanente
Ma l’iter si è bloccato. La scelta, quindi, è possibile solo se coordinata a livello europeo per evitare differenze orarie incoerenti tra Stati confinanti.
La situazione in Italia: percorso verso la riforma
Il Parlamento sta portando avanti un’indagine conoscitiva per valutare gli impatti economici, ambientali e sanitari della trasformazione.
L’obiettivo dichiarato è definire una proposta normativa entro il 30 giugno 2026.
Se approvata, l’Italia manterrebbe l’ora legale tutto l’anno, eliminando per sempre il ritorno all’ora solare.
Cosa cambierebbe per i cittadini
Se la riforma entrasse in vigore, le differenze sarebbero immediate:
- albe più buie nei mesi invernali
- più luce nel tardo pomeriggio, anche nei mesi freddi
- maggiore risparmio energetico nelle ore serali
- cambiamenti nelle abitudini scolastiche e lavorative nella stagione invernale



