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Pensione con 5 anni di contributi: nel 2025 si può arrivare a 750 euro al mese

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Non tutti riescono a raggiungere i 20 anni di contributi previsti per la pensione di vecchiaia ordinaria. Tuttavia, anche chi ha versato solo 5 anni di contributi può accedere a una pensione contributiva, integrabile con altre misure assistenziali che permettono di ottenere una rendita mensile fino a 750 euro.

Pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni

I lavoratori iscritti all’INPS senza contributi precedenti al 31 dicembre 1995 possono richiedere la pensione con soli 5 anni di contributi effettivi, ma solo al compimento dei 71 anni di età. Non sono validi i contributi figurativi (disoccupazione, maternità, malattia).

Con uno stipendio lordo annuo di 20.000 euro, in cinque anni si accumulano circa 33.000 euro di contributi. Applicando il coefficiente di trasformazione del 6,510% (valido a 71 anni), si ottiene una pensione di circa 165 euro al mese lordi.

Ma questo importo può essere integrato grazie a specifici strumenti assistenziali.


1. Assegno sociale a 67 anni

L’assegno sociale è una misura assistenziale riservata a chi non ha maturato il diritto alla pensione e si trova in condizioni economiche svantaggiate.

Nel 2025:

  • l’importo mensile è di 538,68 euro per 13 mensilità;
  • si può richiedere al compimento dei 67 anni;
  • è necessario avere un reddito personale annuo inferiore a 7.002,97 euro;
  • il limite raddoppia in caso di coniugio.

Requisiti:

  • cittadinanza italiana o europea, oppure permesso di soggiorno Ue;
  • residenza effettiva e abituale in Italia.

Quando, a 71 anni, si aggiunge la pensione contributiva (165 euro), l’importo totale supera i 700 euro mensili. Dai 70 anni, inoltre, si applica la maggiorazione sociale (il cosiddetto incremento al milione), portando l’importo totale vicino ai 750 euro mensili.


2. Pensione di invalidità civile

La pensione di invalidità civile è riconosciuta a chi presenta una riduzione della capacità lavorativa per cause fisiche o psichiche. È concessa in base a una valutazione medico-legale da parte dell’ASL.

Percentuali e benefici:

  • dal 74% al 99% di invalidità: pensione di 336 euro mensili, con limite di reddito pari a 5.771,35 euro annui;
  • con invalidità totale (100%), l’importo può arrivare a 739,83 euro (grazie all’incremento al milione), con un limite di reddito più alto: 19.772,50 euro annui;
  • l’indennità di accompagnamento, pari a 542,02 euro, è riconosciuta ai soggetti non autosufficienti indipendentemente dal reddito.

Novità 2025: revisioni semplificate per patologie oncologiche

Con l’approvazione del D.Lgs. 62/2024 e della legge di bilancio 2025, l’INPS ha introdotto modalità operative più snelle per le revisioni delle prestazioni assistenziali.

Per i soggetti con patologie oncologiche, fino al 31 dicembre 2025, le revisioni saranno effettuate sugli atti, senza visita diretta, a meno che non venga esplicitamente richiesta dal beneficiario.


Conclusione

Grazie all’integrazione tra pensione contributiva, assegno sociale e pensione di invalidità civile, anche con un passato lavorativo limitato e soli cinque anni di contributi, nel 2025 è possibile ottenere una rendita mensile vicina ai 750 euro.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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