La pensione minima aumenterà in modo significativo nel 2026. Grazie alla nuova legge di Bilancio e agli automatismi della rivalutazione, gli assegni più bassi potranno beneficiare di incrementi che superano 360 euro annui, con importi mensili che possono sfiorare 770 euro per i pensionati con redditi più bassi.
La novità più rilevante riguarda il potenziamento del cosiddetto incremento al milione, introdotto nel 2001 per sostenere gli anziani in condizioni economiche difficili.
Per accedere alla maggiorazione legata all’incremento al milione, è necessario rispettare contemporaneamente alcuni requisiti:
L’aumento spetta solo ai pensionati in condizioni di difficoltà economica.
Per il 2025 i limiti sono:
La legge di Bilancio 2026 aumenta il limite utile per ottenere la maggiorazione di 260 euro annui, ampliando la platea dei beneficiari.
La manovra introduce:
L’indice provvisorio ISTAT per il 2026 è dell’1,4%, sufficiente a far salire l’attuale minimo (603,40 euro) a 611,85 euro.
Significa:
Inclusi i 20 euro aggiuntivi introdotti dalla manovra, la maggiorazione può arrivare fino a:
⚠️ Attenzione:
Chi riceve l’incremento al milione non beneficia anche della rivalutazione straordinaria dell’1,5%, perché le due misure non si sommano.
La rivalutazione straordinaria riguarda i pensionati con assegni inferiori al minimo.
Per il 2026:
Applicata all’importo rivalutato (611,85 euro):
La rivalutazione è un meccanismo automatico basato sugli indici ISTAT che serve a:
Ogni anno:
Nel 2026 i pensionati con redditi bassi e requisiti anagrafici ed economici potranno beneficiare di aumenti significativi:
✔ Pensione minima sopra i 611 euro
✔ Maggiorazione fino a 770 euro mensili
✔ Incrementi annuali superiori a 360 euro
✔ Limiti di reddito più alti per accedere al beneficio
La manovra punta così a sostenere le fasce più fragili, garantendo maggiore stabilità economica e un adeguamento più coerente al costo della vita.