Il 2026 porta con sé importanti novità per la pensione di reversibilità, una delle prestazioni previdenziali più diffuse tra i superstiti. Gli aggiornamenti riguardano sia gli aumenti legati alla rivalutazione annuale, sia le riduzioni dell’assegno per chi supera determinate soglie di reddito, con effetti diversi a seconda della composizione del nucleo familiare.
Tra nuovi importi, ricalcolo delle quote e limiti reddituali aggiornati, orientarsi non è semplice. Vediamo quindi come cambia la pensione di reversibilità nel 2026, chi rischia tagli e chi invece potrà beneficiare degli aumenti.
Uno degli aspetti più delicati riguarda le riduzioni dell’assegno di reversibilità, che scattano quando il coniuge superstite supera determinati limiti di reddito personale.
Nel 2026 le soglie vengono aggiornate in base al nuovo trattamento minimo, fissato intorno ai 611 euro mensili. Questo adeguamento comporta una revisione automatica dei limiti reddituali e, di conseguenza, delle decurtazioni applicabili.
Le riduzioni previste sono le seguenti:
È importante precisare che le riduzioni non si applicano se nel nucleo sono presenti:
In questi casi, la pensione di reversibilità resta integrale, indipendentemente dal reddito del coniuge superstite.
Accanto ai tagli, il 2026 porta anche aumenti dell’assegno di reversibilità, legati alla rivalutazione annuale delle pensioni.
La rivalutazione prevista è pari a:
Un aspetto fondamentale da comprendere è che l’aumento si applica prima alla pensione del dante causa (il pensionato deceduto) e solo successivamente viene ripartito tra i superstiti secondo le percentuali previste dalla legge.
Ad esempio:
Lo stesso meccanismo vale per tredicesima, quattordicesima e integrazioni al minimo.
Nel 2026 è confermato anche l’incremento della maggiorazione sociale, noto come incremento al milione, che porta un aumento di circa 20 euro mensili.
In questo scenario, la quota base della reversibilità può arrivare fino a 768,30 euro, prima della suddivisione:
Particolarmente rilevante è anche la rivalutazione straordinaria dell’1,3% per le pensioni inferiori al minimo.
Un assegno di 500 euro, ad esempio, sale:
Solo dopo questi adeguamenti avviene la ripartizione tra i superstiti, garantendo un beneficio maggiore alle fasce più fragili.
Le percentuali di reversibilità restano confermate anche nel 2026:
In assenza del coniuge:
Ogni variazione sull’importo base – rivalutazioni, integrazioni o tagli – si riflette quindi direttamente sulle quote spettanti, rendendo essenziale monitorare gli importi liquidati dall’INPS nei primi mesi del 2026.
Le novità sulla pensione di reversibilità rendono fondamentale:
Una valutazione preventiva può aiutare a evitare tagli inattesi e a comprendere con precisione l’effettivo importo spettante nel nuovo anno.