Una proposta destinata a far discutere. Tra gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio 2026 spunta un intervento che punta a cancellare la pensione di reversibilità per i partner superstiti delle unioni civili. A rilanciare l’idea è il senatore della Lega Claudio Borghi, che sui social ha rivendicato apertamente la misura: «Se vuoi la reversibilità, ti sposi».
Una posizione che ha immediatamente sollevato polemiche e interrogativi giuridici, perché in Italia il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è consentito. Le unioni civili rappresentano quindi l’unico istituto giuridico riconosciuto alle coppie omosessuali, introdotto nel 2016 con la legge Cirinnà.
Dal 2016 le unioni civili godono degli stessi diritti previdenziali delle coppie sposate. La piena equiparazione è stata sancita:
Oggi il partner superstite di un’unione civile ha diritto:
Diversa la situazione delle convivenze di fatto, che non hanno diritto alla reversibilità.
L’emendamento, presentato in fase di discussione sulla Manovra, avrebbe un effetto drastico: escludere le unioni civili dal diritto alla reversibilità, cancellando un beneficio riconosciuto da quasi dieci anni.
Non è chiaro se si tratti di:
Quel che è certo è che la proposta ha aperto un fronte politico e giuridico particolarmente complesso.
L’emendamento rischia di scontrarsi con:
che garantiscono:
La Consulta si è espressa più volte sulla parità di trattamento tra coppie eterosessuali e omosessuali:
Tutte hanno affermato un principio chiaro:
➡️ non può esistere uno status giuridico inferiore per le coppie same-sex.
L’UE richiede agli Stati membri parità di trattamento nelle unioni riconosciute dall’ordinamento interno. Un intervento discriminatorio potrebbe aprire la strada:
La proposta dovrà affrontare:
Molti osservatori ritengono improbabile che un emendamento così controverso possa superare tutti i passaggi, proprio per le criticità costituzionali già evidenziate più volte dalla giurisprudenza.
La possibile eliminazione della pensione di reversibilità per le unioni civili rappresenta un tema estremamente delicato, che tocca:
In attesa di capire se la proposta della Lega avrà un seguito concreto, resta fermo un punto: la reversibilità per le coppie dello stesso sesso è oggi un diritto pienamente riconosciuto dalla legge italiana.