L’adesione alla rottamazione quinquies rappresenta una svolta decisiva per chi ha debiti fiscali e teme pignoramenti, ipoteche o fermi amministrativi. Con la presentazione dell’istanza, infatti, scatta uno scudo protettivo automatico che blocca immediatamente le azioni esecutive dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La novità è contenuta nell’articolo 23 della Legge di Bilancio 2026, che rafforza gli effetti sospensivi già visti nelle precedenti definizioni agevolate, ampliandone la portata e rendendoli ancora più immediati. Vediamo nel dettaglio cosa succede, quali azioni vengono bloccate e perché la tempistica è fondamentale.
Dal momento in cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione riceve l’istanza di rottamazione quinquies, non può più:
La sospensione opera in modo automatico, senza bisogno di provvedimenti aggiuntivi o autorizzazioni specifiche. L’effetto è immediato e riguarda tutti i carichi affidati alla riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023.
Durante questo periodo vengono sospesi anche i termini di prescrizione e decadenza, congelando di fatto la posizione debitoria fino alla conclusione della procedura.
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda il pignoramento presso terzi, disciplinato dall’art. 72-bis del D.P.R. 602/1973. In questi casi, l’Agenzia può ordinare direttamente a banche o datori di lavoro di trattenere somme presenti su conti correnti o stipendi.
Con la rottamazione quinquies:
È però fondamentale comunicare tempestivamente alla banca o al datore di lavoro l’avvenuta adesione alla rottamazione, allegando la ricevuta dell’istanza. In questo modo si evita che il trasferimento delle somme avvenga prima che la sospensione diventi pienamente operativa.
La Cassazione (sentenza n. 20049/2017) ha chiarito che la sospensione è automatica e immediata, ma spetta al contribuente dimostrare di aver attivato correttamente la procedura.
La rottamazione quinquies incide anche sui fermi amministrativi, regolati dall’art. 86 del D.P.R. 602/1973.
In particolare:
Solo con il pagamento iniziale previsto dalla definizione agevolata il fermo viene cancellato. In caso di decadenza dalla rottamazione, invece, i fermi tornano pienamente efficaci e l’Agenzia può attivarne di nuovi.
Chi aveva già una rateazione ordinaria in corso ottiene un ulteriore beneficio: dalla presentazione dell’istanza di rottamazione quinquies, il pagamento delle vecchie rate viene automaticamente sospeso.
Questo evita di dover sostenere due piani di pagamento contemporaneamente. Tuttavia, c’è un aspetto da valutare con attenzione:
Va inoltre ricordato che, durante la sospensione, i termini di prescrizione non maturano a favore del contribuente. Il debito resta “congelato”, ma non si estingue.
Un vantaggio importante, però, è che durante la procedura il contribuente non è considerato moroso, con effetti positivi su DURC, certificazioni fiscali e accesso a gare o finanziamenti.
La rottamazione quinquies non è solo una misura di risparmio su sanzioni e interessi, ma uno strumento di protezione immediata del patrimonio. Agire per tempo può fare la differenza tra:
La tempistica, in questi casi, è decisiva: prima viene presentata l’istanza, più ampio è lo scudo di tutela attivato dalla legge.