na piccola rivoluzione per milioni di italiani: da oggi le ricette mediche per specifiche patologie croniche non avranno più validità mensile, ma potranno durare fino a 12 mesi. La novità arriva con l’approvazione definitiva del Ddl Semplificazioni, che punta a ridurre la burocrazia sanitaria e alleggerire il lavoro dei medici di famiglia.
Per i pazienti cronici, questo significa una cosa semplice: niente più appuntamenti mensili solo per rinnovare la prescrizione, ma una gestione più libera, dignitosa e funzionale della propria terapia.
Fino a oggi, chi convive con patologie come diabete, ipertensione o problemi cardiaci era costretto a tornare ogni mese dal medico solo per ricevere un nuovo foglio, pur seguendo la stessa terapia da anni.
Un’abitudine che intasava gli ambulatori e costringeva i pazienti a:
Con la riforma, la ricetta potrà coprire un intero anno di terapia, con controlli periodici solo quando necessari sul piano clinico.
Il medico di famiglia potrà ora prescrivere:
✔ posologia
✔ quantitativo totale di farmaco valido 12 mesi
✔ durata complessiva del trattamento
Il paziente non riceverà tutti i farmaci in una sola volta:
sarà la farmacia a consegnare ogni mese la quantità necessaria per 30 giorni, sulla base della prescrizione annuale.
Il farmacista diventa quindi un punto di riferimento per:
Sono numerose le malattie croniche che rientrano nella nuova disciplina. Tra queste:
Si tratta di un elenco ampio, destinato a semplificare la vita di una parte significativa della popolazione.
Un’altra importante novità introdotta dal Ddl riguarda i farmaci prescritti:
Da oggi questi documenti valgono come ricetta, senza necessità di un’ulteriore trascrizione da parte del medico di base.
Un passaggio che elimina un fastidioso doppione e permette al paziente di iniziare subito la terapia indicata dagli specialisti.
Il Governo punta a:
La ricetta annuale rappresenta una semplificazione che:
La svolta sulle ricette annuali è una misura attesa da anni e accolta con favore da associazioni di pazienti, sindacati dei medici e farmacisti.
Per chi vive con una malattia cronica, questa novità significa:
✔ meno file
✔ meno stress
✔ più autonomia
✔ più continuità terapeutica
Un cambiamento strutturale che, finalmente, mette al centro la persona e non la burocrazia.