Con l’arrivo della stagione fiscale, milioni di contribuenti si preparano a compilare la dichiarazione dei redditi e a verificare la possibilità di ottenere rimborsi IRPEF grazie alle detrazioni fiscali previste per spese sanitarie, scolastiche, assicurative e altri oneri. Ma cosa accade se si smarriscono scontrini o fatture? È ancora possibile accedere ai benefici?
A partire dal 30 aprile, è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la dichiarazione precompilata. Dal 15 maggio i contribuenti possono inviarla o modificarla. Se si sceglie di accettare la dichiarazione senza modifiche, non è necessario conservare i documenti delle spese già presenti, comprese quelle sanitarie caricate tramite il Sistema Tessera Sanitaria.
Al contrario, se si aggiungono nuove spese o si modificano dati precompilati, diventa obbligatorio conservare la documentazione giustificativa per almeno cinque anni, in caso di controlli.
Grazie al Sistema Tessera Sanitaria, è possibile consultare online tutte le spese sanitarie registrate a proprio nome o a quello dei familiari fiscalmente a carico. L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS. Se una spesa non compare, si può richiedere un duplicato al soggetto erogatore (farmacia, medico, struttura sanitaria).
È obbligatorio conservare i giustificativi in caso di:
Senza documentazione adeguata, il rischio è di perdere il diritto alla detrazione e, in caso di controllo, dover restituire quanto percepito con l’aggiunta di eventuali sanzioni.
Ecco una panoramica delle principali spese ammesse in detrazione e dei documenti richiesti:
Nel modello 730/2025, è possibile ottenere rimborsi fiscali anche in assenza di alcuni documenti, ma solo in condizioni precise: quando si utilizza la dichiarazione precompilata senza modifiche. In tutti gli altri casi, la presenza di documenti giustificativi resta indispensabile. Una corretta gestione della documentazione, dunque, rimane fondamentale per evitare errori o sanzioni.