L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha accettato gli impegni proposti in via volontaria da un importante fornitore energetico, in seguito a un’indagine su pratiche commerciali scorrette relative all’aggiornamento delle condizioni economiche contrattuali. Il caso ha coinvolto oltre 40.000 clienti, ai quali non sarebbe stata garantita un’adeguata informazione sui rincari applicati a partire da giugno 2023.
L’indagine ha fatto emergere il rischio che migliaia di utenti non fossero stati correttamente informati delle modifiche unilaterali delle tariffe. In particolare, la comunicazione postale prevista per segnalare i cambiamenti non sarebbe stata consegnata, mentre quella digitale, ricevuta via email o area riservata, sarebbe risultata poco chiara o insufficiente per permettere all’utente una scelta consapevole, come ad esempio l’esercizio del diritto di recesso.
L’intervento dell’Antitrust ha evitato l’applicazione di sanzioni pecuniarie grazie all’impegno formale del gestore di erogare misure compensative per oltre 5 milioni di euro a favore dei clienti coinvolti.
I rimborsi – o più precisamente i ristori – saranno erogati automaticamente a tutti i clienti interessati, suddivisi in due categorie principali:
Il riconoscimento del ristoro avverrà in due casi:
Oltre ai rimborsi, l’accordo prevede l’introduzione di misure strutturali per migliorare la trasparenza contrattuale:
L’intervento dell’AGCM e gli impegni sottoscritti puntano ad innalzare gli standard di tutela dei consumatori nel mercato dell’energia, rafforzando il diritto a una comunicazione chiara, tempestiva e trasparente. Si tratta di una risposta concreta al fenomeno delle pratiche commerciali scorrette, che negli ultimi anni ha alimentato contenziosi e incertezze per milioni di utenti.