Saldo e stralcio 2026: cosa prevede la Legge di Bilancio e come funziona per alleggerire i debiti fiscali. Le tre opzioni allo studio per liberarsi dalle cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali in arrivo a saldo zero? La Legge di Bilancio 2026 potrebbe introdurre nuove misure per alleggerire il peso dei debiti fiscali, attraverso tre possibili vie di saldo e stralcio dedicate a milioni di contribuenti in difficoltà economica.
Le indiscrezioni parlano chiaro: il Governo starebbe valutando una nuova edizione della definizione agevolata, strumento già adottato in passato per alleggerire i carichi fiscali pendenti, ma ora in versione rinnovata e potenzialmente più accessibile.
Quando un contribuente non paga imposte, tasse o contributi entro la scadenza prevista, il debito viene iscritto a ruolo e affidato all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il risultato è una cartella esattoriale: un avviso di pagamento ufficiale che può riguardare anche contributi INPS, multe e altre somme dovute alla Pubblica Amministrazione.
Negli ultimi anni, lo Stato ha adottato misure straordinarie come la rottamazione e il saldo e stralcio per facilitare la chiusura di queste posizioni debitorie e recuperare, anche solo in parte, somme che altrimenti sarebbero considerate inesigibili.
La Legge di Bilancio 2026 potrebbe aprire la porta a nuove forme di saldo e stralcio. Tre le possibili varianti in discussione:
Per chi ha cartelle esattoriali di modesto importo, si ipotizza un pagamento simbolico o fortemente ridotto, da versare in un’unica soluzione o in poche rate.
Il criterio principale sarebbe il reddito familiare: chi ha un ISEE basso otterrebbe uno sconto maggiore sul totale del debito. Una misura che mira a tutelare le famiglie realmente in difficoltà.
Si punta a chiudere le cartelle più vecchie, risalenti a molti anni fa, spesso considerate ormai di difficile riscossione. Meglio chiuderle con un accordo agevolato che lasciarle nei registri come debiti inesigibili.
In parallelo, resta in discussione anche un’ipotesi di rottamazione con rateizzazione lunga (fino a 10 anni), riservata però ai grandi debiti.
Il saldo e stralcio può rappresentare una via d’uscita per milioni di cittadini, offrendo:
Tuttavia, non mancano criticità. Tra tutte, il rischio che chi ha sempre pagato puntualmente possa sentirsi penalizzato e disincentivato. Inoltre, lo Stato dovrà valutare l’impatto di una possibile rinuncia parziale alle entrate.
L’approvazione o meno delle tre forme di saldo e stralcio sarà legata alla Legge di Bilancio 2026, attesa entro fine anno. Le novità saranno ufficiali solo dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma milioni di contribuenti stanno già seguendo con attenzione gli sviluppi.
Nel frattempo, per chi ha cartelle esattoriali pendenti, potrebbe essere il momento giusto per fare il punto sui debiti e valutare le prossime mosse, anche con il supporto di un consulente fiscale.