Il 16 dicembre si avvicina e con esso l’appuntamento con il saldo IMU 2025, una delle scadenze fiscali più importanti dell’anno per proprietari di immobili – fatta eccezione per chi beneficia dell’esenzione sulla prima casa non di lusso. Oltre a rispettare tempistiche e modalità di pagamento, è possibile ridurre l’imposta da versare sfruttando i crediti fiscali disponibili. Ecco tutto ciò che bisogna sapere per evitare errori, risparmiare e non incorrere in sanzioni.
Come stabilito dalla legge 160/2019, l’IMU si paga in due rate:
Il saldo rappresenta il conguaglio finale sulla base delle aliquote deliberate dal Comune per l’anno in corso. Chi non rispetta la scadenza rischia:
Una delle opportunità meno conosciute dai contribuenti è la possibilità di compensare i crediti fiscali tramite modello F24, riducendo o azzerando l’importo da pagare.
Ecco i principali:
Il vantaggio?
👉 Non serve pagare materialmente l’IMU, perché il debito viene compensato con crediti già presenti nel cassetto fiscale.
Attenzione però:
La compensazione è possibile solo tramite F24 telematico, quindi chi utilizza i crediti non può presentare modelli cartacei.
Le modalità di pagamento variano in base al contribuente:
In tutti i casi è fondamentale compilare correttamente:
Un errore anche minimo può rendere il versamento invalido.
Molti contribuenti ignorano che anche in caso di IMU totalmente compensata, quindi saldo pari a zero, è comunque obbligatorio:
✔️ compilare l’F24
✔️ inviarlo telematicamente
Il mancato invio comporta sanzioni, perché viene considerato come omesso adempimento.
Chi non riesce a rispettare la scadenza del 16 dicembre può regolarizzare la posizione con il ravvedimento operoso, pagando:
Il ravvedimento è particolarmente conveniente entro:
La legge consente ai contribuenti di pagare l’IMU in un’unica rata annuale entro il 16 giugno. Ciò non modifica l’importo dovuto, ma consente di chiudere gli adempimenti già nella prima parte dell’anno.
Il saldo IMU 2025 richiede attenzione, precisione e un controllo accurato dei propri crediti fiscali: saperli utilizzare in compensazione può generare un risparmio immediato e legale. Allo stesso tempo, errori formali nella compilazione dell’F24 o la mancata trasmissione del modello, anche quando il saldo è zero, possono generare sanzioni evitabili.