Agevolazioni su cartelle esattoriali, multe, IMU e TARI: ecco cosa prevede il nuovo disegno di legge
Cos’è la rottamazione quinquies e perché se ne parla nel 2025
Nel 2025 torna al centro del dibattito la pace fiscale, con un nuovo disegno di legge in discussione al Senato che potrebbe introdurre la rottamazione quinquies. L’obiettivo è alleggerire la posizione debitoria dei contribuenti in difficoltà economica, offrendo la possibilità di saldare debiti fiscali in modo agevolato, senza sanzioni né interessi.
Questa misura arriva dopo la proroga della rottamazione quater al 30 aprile 2025, e rappresenta una possibile apertura a una nuova definizione agevolata, per dare respiro ai cittadini colpiti da rincari e inflazione.
Come funziona la sanatoria fiscale 2025
La rottamazione quinquies permetterebbe di regolarizzare i debiti fiscali maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, con:
- Azzeramento di sanzioni e interessi;
- Possibilità di pagamento a rate;
- Riscossione limitata al solo capitale e a eventuali costi di notifica o dilazione.
Sarà possibile estinguere non solo cartelle esattoriali, ma anche ingiunzioni fiscali emesse da Regioni, Province, Comuni e Città Metropolitane.
Debiti inclusi: non solo cartelle, ma anche multe, IMU, TARI e bollo auto
La novità più significativa è l’estensione della misura anche a debiti locali, come:
- IMU (imposta municipale unica);
- TARI (tassa sui rifiuti);
- Multe stradali;
- Bollo auto.
Una differenza importante riguarda il tipo di debito:
- Se si tratta di cartelle esattoriali affidate alla Riscossione, il contribuente potrà accedere automaticamente alla definizione agevolata;
- Se si tratta di ingiunzioni fiscali, l’ente creditore locale dovrà deliberare l’adesione alla sanatoria.
Cosa dovranno fare i Comuni e gli enti locali
Per le ingiunzioni fiscali, ogni amministrazione dovrà:
✅ Approvare una delibera per aderire alla rottamazione quinquies;
✅ Indicare il numero massimo di rate;
✅ Stabilire se l’adesione è subordinata alla rinuncia a giudizi pendenti.
Solo dopo la delibera, il contribuente potrà fare domanda per la definizione agevolata.
Cosa dovrà pagare il contribuente
Anche con la nuova sanatoria fiscale, il contribuente dovrà:
- Versare il capitale residuo del debito;
- Pagare eventuali costi per la notifica e spese di esecuzione;
- Coprire gli interessi di dilazione, in caso di pagamento rateale.
L’importo finale sarà comunque notevolmente ridotto rispetto al debito originario, grazie all’esclusione di sanzioni e aggio.
Quando entra in vigore la rottamazione quinquies
Al momento, la misura è inserita in un disegno di legge in esame al Senato, e non è ancora ufficiale. La sua entrata in vigore è subordinata alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Se approvata, la procedura seguirà gli stessi passaggi delle precedenti rottamazioni: presentazione della domanda, calcolo dell’importo dovuto, scelta tra pagamento unico o rateizzato.
Conclusione: un’occasione per ripartire
La rottamazione quinquies 2025 potrebbe rappresentare una nuova opportunità per contribuire in regola con il Fisco, estinguendo i debiti pregressi con uno sconto considerevole. È importante restare aggiornati sull’iter legislativo e, se confermata, valutare se aderire alla nuova sanatoria fiscale per rientrare nei parametri di regolarizzazione.