La riforma fiscale in discussione introduce importanti novità per le Partite IVA. Tra i provvedimenti più attesi, una nuova sanatoria fiscale collegata all’adesione al concordato preventivo biennale 2025-2026. L’obiettivo è offrire ai contribuenti la possibilità di regolarizzare il passato con modalità agevolate, ampliando la platea e gli anni d’imposta interessati.
Concordato biennale: riapertura della sanatoria e anni sanabili
Tra le proposte, l’estensione della sanatoria fino all’anno d’imposta 2023 e la riapertura dei termini per il ravvedimento speciale. La misura riguarderebbe i titolari di Partita IVA soggetti agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità) che aderiranno al concordato 2025-2026. Potranno regolarizzare le annualità dal 2018 al 2022, con versamenti ridotti e importi agevolati, come già avvenuto nella precedente edizione della misura.
Si valuta anche l’inclusione del 2023, escluso in passato poiché ancora in fase dichiarativa. Il nuovo intervento permetterebbe quindi di coprire un periodo più ampio, offrendo una seconda occasione a chi non ha aderito alla prima finestra di regolarizzazione.
Procedure semplificate e ruolo del Garante Privacy
Un’altra proposta riguarda la semplificazione dell’iter tecnico per elaborare le proposte di concordato. In particolare, si chiede che l’intervento del Garante per la protezione dei dati personali sia richiesto solo in caso di modifiche sostanziali rispetto alle metodologie già autorizzate. In assenza di variazioni significative, si potrà fare riferimento all’autorizzazione rilasciata in precedenza.
Avvisi bonari e deduzioni assunzioni: le altre modifiche
Tra le novità, è in esame la possibilità che il pagamento tempestivo di un avviso bonario (entro 60 giorni) non precluda l’adesione al concordato. Inoltre, si propone di riconoscere anche nel calcolo del reddito concordato la maxideduzione del 120% per nuove assunzioni e del 130% per l’inserimento di lavoratori svantaggiati o fragili, già prevista dalla legge di bilancio per altri ambiti.
Questa modifica mira a valorizzare le politiche occupazionali delle Partite IVA e premiare chi investe nel capitale umano.
Invio dei dati sanitari: scadenza unica al 31 gennaio
Un altro punto riguarda le dichiarazioni precompilate e l’invio dei dati sanitari. Si propone di fissare al 31 gennaio di ogni anno la data limite per la trasmissione delle informazioni da parte del Sistema Tessera Sanitaria, evitando così eventuali proroghe o rinvii con decreto.
Coerenza normativa su imposte e successioni
Nel quadro della riforma fiscale si richiede anche una maggiore armonizzazione normativa su successioni, donazioni, imposte di registro, bollo e sanzioni tributarie. L’obiettivo è eliminare incongruenze nei testi di legge e offrire maggiore chiarezza agli operatori economici e ai professionisti.
Sentenze penali e processo tributario: verso l’integrazione
Infine, si propone una modifica normativa che garantisca il riconoscimento automatico delle sentenze penali di assoluzione all’interno dei procedimenti fiscali. Una volta divenute irrevocabili, tali decisioni dovrebbero vincolare anche il giudizio tributario, in modo da evitare interpretazioni contrastanti tra ambiti giuridici diversi.