Dal 2025 il sistema di fatturazione elettronica in Italia si fa ancora più stringente. L’Agenzia delle Entrate ha introdotto nuove regole e sanzioni per le partite IVA che non rispettano i tempi previsti o commettono errori nella trasmissione dei documenti fiscali. Dalla scadenza per l’invio delle fatture alla corretta gestione delle autofatture estere e dei documenti TD29, il rispetto delle procedure diventa fondamentale per evitare multe salate.
Le tempistiche di invio variano a seconda del tipo di fattura:
Una fattura è considerata ufficialmente emessa solo se accettata dal Sistema di Interscambio (SdI). In caso di scarto, l’invio corretto deve avvenire entro 5 giorni dalla notifica dell’errore.
Dal settembre 2024 è in vigore un quadro sanzionatorio più severo:
Se l’errore viene rilevato e corretto autonomamente, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso, che consente di versare una sanzione ridotta proporzionalmente alla tempestività della regolarizzazione. Il pagamento avviene tramite modello F24 con codice tributo 8911.
Per le fatture ricevute da fornitori esteri, il soggetto passivo ha l’obbligo di emettere un’autofattura entro il 15 del mese successivo alla ricezione del documento. In caso di mancata registrazione:
Se la regolarizzazione avviene entro 15 giorni dalla scadenza, la sanzione viene ridotta della metà.
Dal 1° aprile 2025 è entrato in vigore l’obbligo di trasmettere il documento elettronico TD29 in sostituzione dell’autofattura, nei casi in cui:
Il TD29 deve essere inviato al SdI entro 90 giorni dalla data prevista di emissione o dalla data effettiva del documento. Questo adempimento non comporta versamento o detrazione dell’IVA, ma è obbligatorio per evitare sanzioni fino al 70% dell’IVA teorica, con minimo 250 euro.
La compilazione è semplificata: occorrono solo i dati principali dell’operazione (fornitore, data, imponibile, IVA teorica). In caso di errore, è ammessa la rettifica.
Il rispetto delle scadenze, l’integrità dei dati trasmessi e la corretta gestione dei flussi documentali diventano aspetti cruciali per tutte le partite IVA. La digitalizzazione dei processi fiscali, da un lato, semplifica le operazioni quotidiane, ma dall’altro impone maggiore attenzione formale, con sanzioni rilevanti per chi non si adegua.