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Scontrino fiscale addio: dal 2026 sarà digitale con l’integrazione tra POS e registratori telematici

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A partire dal 2026, il tradizionale scontrino cartaceo sarà progressivamente sostituito da una versione digitale. È quanto emerge dalla risoluzione n. 7-00286 approvata dalla Commissione Finanze della Camera, che punta a rafforzare la digitalizzazione dei pagamenti e la tracciabilità delle transazioni per contrastare l’evasione fiscale.

Secondo la nuova direttiva, i registratori di cassa telematici dovranno dialogare automaticamente con i dispositivi POS, permettendo un collegamento diretto tra il pagamento elettronico effettuato dal cliente e la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate. In questo modo, l’operazione commerciale sarà registrata in tempo reale, rendendo superflua l’emissione dello scontrino fisico, che diventerà opzionale.

L’obiettivo della riforma è duplice: da un lato si punta a semplificare gli adempimenti per commercianti ed esercenti, dall’altro si intende rafforzare la lotta all’evasione, garantendo che ogni pagamento tracciabile venga registrato in modo trasparente e conforme alle normative fiscali.

La novità è coerente con il percorso iniziato nel 2019 con l’introduzione dello scontrino elettronico e proseguito con l’obbligo di utilizzo dei registratori telematici. La manovra conferma quanto già previsto dalla Legge di Bilancio, che impone il collegamento tra POS e registratori di cassa, in modo che ogni incasso con carta o bancomat sia automaticamente contabilizzato e trasmesso all’Agenzia delle Entrate.

Il nuovo sistema prevede che i clienti ricevano lo scontrino in formato digitale – via SMS o e-mail – riducendo la necessità di stampare il documento, con un beneficio anche per l’ambiente. Tuttavia, il documento cartaceo potrà comunque essere richiesto su espressa volontà del consumatore.

L’eliminazione dell’obbligo di rilascio dello scontrino di carta rappresenta un ulteriore passo verso una fiscalità più moderna e trasparente. Si tratta di una misura che favorisce l’efficienza amministrativa, migliora il controllo delle transazioni e rende più difficili le frodi fiscali.

In sintesi, dal 2026 il sistema fiscale italiano compirà un nuovo balzo in avanti nella digitalizzazione, con un modello integrato che unisce tracciabilità, sostenibilità e semplificazione per esercenti e consumatori.


Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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