L’utilizzo degli smartphone tra i più giovani è al centro di un acceso dibattito nelle istituzioni europee. Secondo quanto emerso in questi giorni, il Parlamento europeo sta valutando una proposta avanzata dal gruppo dei Verdi per vietare l’uso dei cellulari nelle scuole da parte degli studenti tra i 6 e i 15 anni.
La proposta si inserisce in un contesto sempre più allarmante: numerosi studi scientifici hanno evidenziato i rischi legati all’uso eccessivo dei dispositivi digitali in età evolutiva, sottolineando conseguenze che spaziano dall’ansia e depressione alla perdita di concentrazione e memoria, fino a un generale rallentamento dello sviluppo cognitivo.
Secondo quanto riportato da esperti in ambito psicologico, l’uso prolungato degli smartphone può determinare:
Quest’ultimo fenomeno, che si manifesta come un ritiro sociale volontario, risulta in forte aumento anche in Italia, dove molti adolescenti tendono a isolarsi completamente, rinunciando a qualsiasi tipo di interazione con il mondo esterno.
Glenn Micallef, commissario europeo per l’Istruzione e la Gioventù, ha confermato che la Commissione sta attualmente raccogliendo dati e buone pratiche dai Paesi membri riguardo ai divieti sull’uso dei cellulari a scuola. L’obiettivo è valutare l’impatto delle restrizioni già in vigore a livello nazionale e arrivare a una decisione unitaria entro la fine del 2025.
Oltre al dibattito sull’uso a scuola, la Commissione europea ha introdotto nuove regole in materia di trasparenza e sostenibilità dei dispositivi elettronici. Dal 20 giugno 2025, tutti gli smartphone e tablet venduti in Europa dovranno riportare una nuova etichetta informativa, che includerà parametri fondamentali come:
Le nuove disposizioni prevedono che i produttori garantiscano aggiornamenti di sicurezza gratuiti per almeno 5 anni dalla fine della vendita del dispositivo. Tali aggiornamenti dovranno essere rilasciati entro 4 mesi dalla pubblicazione del codice sorgente.
Per quanto riguarda la riparabilità, i produttori dovranno assicurare che i pezzi di ricambio siano disponibili per almeno 7 anni, e che la sostituzione della batteria sia eseguibile anche da utenti non esperti. Componenti come batterie, schermi e coperture dovranno essere facilmente acquistabili e sostituibili.
Le nuove norme si pongono un duplice obiettivo: