La presenza dei cassonetti dei rifiuti sotto casa può diventare fonte di disagio, soprattutto se si accompagnano a cattivi odori, rumori o problemi igienico-sanitari. Ma è possibile farli spostare? E in quali casi? Ecco cosa prevede la normativa e come procedere.
La gestione dei rifiuti è una competenza del Comune, che ha il compito di stabilire dove collocare i contenitori dell’immondizia. Tuttavia, le decisioni non possono essere arbitrarie: devono rispettare normative nazionali e regionali, regolamenti comunali e i diritti dei cittadini.
Due norme sono particolarmente importanti:
Sebbene non esista una normativa nazionale che imponga distanze minime universali, molti Comuni adottano regolamenti specifici. Se non previsti, resta valido il principio della normale tollerabilità.
È possibile chiedere lo spostamento dei cassonetti se si verificano:
Anche l’assenza di un’adeguata istruttoria può rendere illegittima la collocazione (es. TAR Liguria, sentenza n. 865/2018).
Per verificare se la collocazione dei cassonetti è legittima, è necessario consultare il regolamento comunale in materia di ambiente o gestione rifiuti. Puoi trovarlo:
Questi regolamenti indicano eventuali distanze minime, criteri per la scelta delle aree e caratteristiche delle isole ecologiche.
Se ritieni che la collocazione dei cassonetti sotto casa violi le norme o i tuoi diritti, segui questi passaggi: