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Stipendi più alti per i dipendenti pubblici da giugno 2025: arriva il bonus fino a 1.000 euro

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A partire da giugno 2025, gli stipendi dei dipendenti pubblici registreranno un aumento grazie all’effettiva applicazione del taglio del cuneo fiscale, accompagnato da bonus una tantum fino a 1.000 euro per chi ha redditi medio-bassi. Dopo mesi di attesa, anche il comparto pubblico beneficia concretamente delle misure previste dalla Legge di Bilancio.


Cuneo fiscale 2025: cosa cambia per i lavoratori del pubblico impiego

Nel settore privato, il taglio del cuneo è operativo da inizio anno. Per i lavoratori del settore pubblico, invece, l’aggiornamento è arrivato solo ora, a causa dell’adeguamento dei sistemi di gestione stipendiale.

Nel cedolino di giugno saranno inclusi:

  • lo sgravio fiscale mensile previsto per il 2025;
  • gli arretrati da gennaio a maggio, versati in un’unica soluzione.

In media, ogni dipendente riceverà circa 82 euro in più al mese, per un totale complessivo di circa 410 euro che verranno erogati con lo stipendio di giugno.


Bonus aggiuntivo per redditi bassi: fasce e importi

Oltre alla riduzione del cuneo fiscale, è previsto un bonus integrativo destinato ai dipendenti pubblici con redditi complessivi inferiori a 40.000 euro.

Ecco le fasce di reddito e le percentuali del bonus:

  • Fino a 8.500 euro: bonus del 7,1%
  • Da 8.501 a 15.000 euro: bonus del 5,3%
  • Da 15.001 a 20.000 euro: bonus del 4,8%

E per chi guadagna di più:

  • Tra 20.001 e 32.000 euro: bonus fisso di 1.000 euro
  • Tra 32.001 e 40.000 euro: bonus decrescente, fino ad azzerarsi oltre la soglia

Come viene calcolato il beneficio

Il calcolo dell’importo spettante tiene conto:

  • dei redditi effettivamente percepiti nei primi 5 mesi dell’anno;
  • di una stima del reddito complessivo 2025, inclusa la tredicesima;
  • di eventuali cessazioni anticipate del contratto, che influenzano il calcolo;
  • di un confronto con il reddito 2024, utile a evitare penalizzazioni per chi non ha ancora maturato compensi accessori.

Questo sistema consente una valutazione personalizzata dell’ammontare del beneficio, in modo da garantire equità nell’erogazione.


Rinuncia volontaria al bonus: quando e come

Per evitare erogazioni indebite, sarà attiva una funzione online per la rinuncia volontaria al beneficio.

Chi possiede altri redditi non registrati nel sistema – e rischia quindi di superare le soglie previste – potrà:

  • accedere all’Area Riservata del portale gestionale;
  • selezionare l’opzione di rinuncia al beneficio fiscale;
  • evitare, così, eventuali recuperi a conguaglio.

Questa misura di autotutela è rivolta a chi vuole evitare irregolarità fiscali legate a redditi extra, pensioni o altri compensi non visibili nel sistema automatico.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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