A partire da giugno 2025, gli stipendi dei dipendenti pubblici registreranno un aumento grazie all’effettiva applicazione del taglio del cuneo fiscale, accompagnato da bonus una tantum fino a 1.000 euro per chi ha redditi medio-bassi. Dopo mesi di attesa, anche il comparto pubblico beneficia concretamente delle misure previste dalla Legge di Bilancio.
Nel settore privato, il taglio del cuneo è operativo da inizio anno. Per i lavoratori del settore pubblico, invece, l’aggiornamento è arrivato solo ora, a causa dell’adeguamento dei sistemi di gestione stipendiale.
Nel cedolino di giugno saranno inclusi:
In media, ogni dipendente riceverà circa 82 euro in più al mese, per un totale complessivo di circa 410 euro che verranno erogati con lo stipendio di giugno.
Oltre alla riduzione del cuneo fiscale, è previsto un bonus integrativo destinato ai dipendenti pubblici con redditi complessivi inferiori a 40.000 euro.
Il calcolo dell’importo spettante tiene conto:
Questo sistema consente una valutazione personalizzata dell’ammontare del beneficio, in modo da garantire equità nell’erogazione.
Per evitare erogazioni indebite, sarà attiva una funzione online per la rinuncia volontaria al beneficio.
Chi possiede altri redditi non registrati nel sistema – e rischia quindi di superare le soglie previste – potrà:
Questa misura di autotutela è rivolta a chi vuole evitare irregolarità fiscali legate a redditi extra, pensioni o altri compensi non visibili nel sistema automatico.