A partire da agosto 2025, scatteranno le prime misure concrete contro il fenomeno dello spoofing, ovvero le chiamate da numeri telefonici falsi o mascherati, spesso provenienti dall’estero. L’obiettivo è tutelare la tranquillità dei cittadini e contrastare il telemarketing selvaggio.
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha autorizzato gli operatori telefonici italiani a implementare un sistema automatico di verifica e blocco per arginare l’abuso delle chiamate non autorizzate. Il meccanismo prevede:
Due le date da segnare:
Molte delle telefonate indesiderate sfruttano software che generano numeri in modo casuale. Questi sistemi aggirano i controlli, permettendo a chiamate partite da server esteri di presentarsi con numeri apparentemente italiani, spesso non esistenti. Le nuove disposizioni intendono contrastare anche le truffe in cui l’utente visualizza come mittente un numero di una banca, della pubblica amministrazione o delle forze dell’ordine.
Il sistema di blocco si inserisce all’interno di un più ampio Codice di condotta, che disciplina il trattamento dei dati personali per fini promozionali, sia da parte di soggetti italiani che stranieri.
Tra le misure principali:
Il codice non si applica a:
Gli operatori devono usare script approvati e conformi alla normativa, da fornire in forma documentata. Questi devono contenere anche l’informativa sul trattamento dei dati, da comunicare al contatto in modo chiaro.
Le aziende aderenti sono tenute a:
I contratti tra aziende committenti e call center devono contenere clausole che prevedano sanzioni in caso di pratiche scorrette, tra cui l’annullamento di provvigioni per contratti ottenuti con telefonate abusive.