Il TAR Lazio chiarisce: quando uno studente bocciato viene ammesso “con riserva” e conclude il percorso con la maturità, la bocciatura non produce più effetti. Ecco cosa significa e come funziona il ricorso.
La bocciatura a scuola non è sempre una decisione definitiva. In alcuni casi, quando la valutazione appare immotivata o frutto di un procedimento carente, le famiglie possono rivolgersi al TAR per chiedere l’ammissione “con riserva” alla classe successiva. Una possibilità poco conosciuta, ma prevista dall’ordinamento.
È esattamente ciò che è accaduto nel caso affrontato dal TAR Lazio con la sentenza n. 20426/2025, che ha chiarito quali effetti produce il ricorso e cosa accade se lo studente completa comunque il ciclo scolastico.
La vicenda nasce nell’anno scolastico 2021/2022 al Liceo Scientifico “Maria Montessori” di Roma.
Il Consiglio di classe, nel verbale del 15 luglio 2022, decide la non ammissione alla classe quinta a causa delle insufficienze riportate.
La famiglia contesta la decisione, ritenendola:
Per questo presenta ricorso al TAR Lazio.
A settembre 2022 il TAR accoglie la richiesta cautelare e dispone che lo studente:
Questo consente al ragazzo di:
Un provvedimento temporaneo, ma sufficiente a evitare che la bocciatura produca effetti immediati.
Dopo aver ottenuto il diploma e iniziato l’università, lo studente comunica al TAR di non avere più interesse a proseguire il giudizio.
Il TAR applica l’art. 35 del Codice del processo amministrativo e stabilisce che:
Motivo:
La bocciatura contestata non produce più alcun effetto concreto sulla vita scolastica e giuridica dello studente.
In altre parole:
Il TAR non può più esprimersi sulle eventuali irregolarità del verbale del Consiglio di classe, perché non esiste più alcuna utilità pratica della decisione.
La pronuncia del TAR Lazio chiarisce alcuni principi importanti:
Quando la bocciatura appare illegittima o mal motivata, i genitori possono chiedere l’ammissione “con riserva”.
Permettono di:
Il giudizio diventa privo di effetti e il ricorso si chiude automaticamente.
Non può pronunciarsi “in astratto” o su questioni superate dal tempo.
Il ricorso può essere considerato quando:
La sentenza del TAR Lazio conferma che il sistema giuridico offre strumenti di tutela reali agli studenti in caso di bocciature ritenute ingiuste.
L’ammissione “con riserva” permette di completare il percorso scolastico senza blocchi e, se arriva il diploma, la bocciatura perde automaticamente ogni effetto.