Installare un sistema di videosorveglianza all’interno della propria abitazione è lecito, ma solo nel rispetto delle regole previste dalla normativa sulla privacy. Il Garante per la protezione dei dati personali chiarisce che non è necessaria alcuna autorizzazione preventiva per l’installazione di telecamere in ambito privato. Tuttavia, il diritto alla riservatezza di terzi resta un principio inviolabile.
In base al principio di responsabilità (art. 5, par. 2, GDPR), è necessario valutare attentamente il rischio per i diritti e le libertà delle persone. Puntare una telecamera verso la strada, su aree comuni o su spazi di altri soggetti costituisce una violazione della normativa. In questi casi, si rischiano sanzioni significative, salvo dimostrata necessità legata a situazioni di rischio effettivo e documentato.
Chi installa un impianto di sorveglianza in casa deve attenersi a queste prescrizioni:
Le case vacanza e gli affitti brevi possono adottare telecamere solo se la loro presenza è necessaria per motivi di sicurezza e nel rispetto della riservatezza degli ospiti. Nessuna ripresa è consentita all’interno di spazi privati come camere da letto o bagni. Il sistema deve essere tecnicamente proporzionato alla finalità di tutela.
Installare correttamente un impianto di videosorveglianza significa non solo proteggere la propria abitazione, ma anche evitare errori che possono portare a sanzioni e violazioni della privacy. Per questo motivo, può essere utile affidarsi a professionisti esperti in sicurezza e sistemi di allarme, che sappiano valutare ogni situazione, consigliare la soluzione più adatta e garantire il rispetto della normativa vigente.
- Se desideri approfondire questi aspetti o ricevere una consulenza specifica, è possibile richiedere informazioni a un’azienda specializzata in sistemi di videosorveglianza. In questo modo, potrai installare le tue telecamere in modo sicuro, conforme alla legge e realmente efficace.