C’è un ristorante, nel cuore di Sciacca, che non è solo un luogo dove si mangia bene, ma un punto d’incontro tra quattro storie, quattro visioni, quattro vite. Si chiama Vela, e dietro le sue cucine, la sala e la terrazza affacciata sul porto, si muove un team giovane e determinato: Alice, Giada, Valerio e Francesco.
Una squadra, quattro percorsi diversi
Alice e Giada Bressan, Valerio Fini e Francesco Crimi provengono da città e regioni differenti, ma hanno deciso di unire competenze e sogni per dare vita a un progetto comune. Si sono conosciuti durante esperienze professionali nel mondo dell’alta ristorazione, dove hanno lavorato in ambienti d’eccellenza, da ristoranti stellati a progetti internazionali.
Alice, maître di sala e sommelier, porta con sé una formazione che spazia dalla mixology alla cultura del caffè, passando per il sakè e i vini naturali. Giada, sorella di Alice, è una pasticcera precisa e creativa, con un occhio sempre attento all’estetica e all’innovazione. Valerio, sommelier e restaurant manager, vanta un’esperienza unica: in soli 72 giorni ha contribuito all’apertura del ristorante “Agli Amici Rovinj” in Croazia, ottenendo una stella Michelin e scalando la classifica dei migliori ristoranti italiani al mondo. Francesco, chef di cucina, è l’anima gastronomica del gruppo: silenzioso, attento, capace di trasformare ogni piatto in un’emozione.
Perché proprio Sciacca?
Quando il destino li ha portati a Sciacca, nessuno dei quattro conosceva davvero questa città. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza chi ha creduto in loro sin dall’inizio. E qui nasce un ringraziamento speciale, sentito e profondo: a Giovanni e Tonino Zito e alle loro famiglie.
Due imprenditori edili, che hanno scelto anni fa di investire nelle mura di questo luogo straordinario. Due uomini che hanno ascoltato la loro storia a oltre 1600 chilometri di distanza, e che hanno deciso di affidare a quattro ragazzi venuti da fuori una parte della propria casa, della propria storia.
Hanno riconosciuto il valore di un sogno, di una visione nuova ma autentica, e hanno creato le condizioni perché quel sogno potesse diventare realtà. Per Alice, Giada, Valerio e Francesco è stato un onore, un privilegio e una responsabilità: quella di custodire qualcosa di importante e trasformarlo ogni giorno in accoglienza, bellezza e qualità.
Vela non è solo un ristorante, ma un sogno condiviso, costruito insieme con fiducia, passione e cuore. E questa, forse, è la cosa più bella di tutte.
Una ristorazione giovane, consapevole e collaborativa
Vela è nata non solo per offrire piatti ricercati, ma per proporre un nuovo modello di ospitalità, fatto di rispetto, studio, ascolto e voglia di costruire. Ognuno dei quattro soci ha un ruolo ben definito ma le decisioni, le idee, le evoluzioni del menù o dell’ambiente nascono sempre da un confronto, spesso animato ma sempre costruttivo. “La forza del nostro progetto – racconta Giada – è la fiducia reciproca. Ci sosteniamo a vicenda, impariamo ogni giorno e puntiamo a migliorarci come singoli e come squadra”.
La rotta è tracciata
Il nome “Vela” non è casuale. È simbolo di viaggio, di apertura, di libertà. Oggi il ristorante è diventato un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza diversa, che unisce qualità, calore umano e rispetto per il territorio.
Ma il viaggio non è finito: “Il nostro sogno – conclude Francesco – è che Vela diventi una tappa fissa per chi visita la Sicilia, ma anche un esempio per chi, come noi, ha deciso di restare o tornare al Sud per fare impresa in modo etico, creativo e sostenibile”.