Con la firma di tre nuovi decreti, il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato 578 milioni di euro destinati a 641 interventi su tutto il territorio nazionale, finalizzati al rafforzamento dell’offerta educativa nella fascia 0-2 anni. Le misure comprendono sia la costruzione di nuovi asili nido che la riconversione di edifici pubblici esistenti.
Queste risorse si sommano ai 4 miliardi già stanziati per il settore nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), contribuendo all’obiettivo di ampliare l’accesso ai servizi per l’infanzia e ridurre i divari territoriali ed economici.
Più attenzione al Mezzogiorno e nuovi arredi per i nidi
Un aspetto centrale dei nuovi provvedimenti riguarda la ripartizione territoriale: circa il 74% dei fondi è destinato alle regioni del Mezzogiorno, dove l’offerta educativa per la prima infanzia è storicamente più carente. L’obiettivo è garantire pari opportunità educative indipendentemente dal luogo di residenza.
Tra le novità più rilevanti c’è lo stanziamento di 150 milioni di euro specificamente dedicati all’arredo dei nuovi asili nido. Questo intervento mira a garantire ambienti funzionali, moderni e accoglienti, fondamentali per una didattica inclusiva e di qualità sin dai primi anni di vita.
Una strategia nazionale per l’infanzia
I nuovi fondi rientrano in una strategia di lungo periodo che punta a rafforzare il sistema educativo italiano partendo dalla prima infanzia. Secondo il cronoprogramma del PNRR, gli investimenti serviranno ad aumentare i posti disponibili nei nidi pubblici, un obiettivo chiave per migliorare la conciliazione tra vita lavorativa e familiare e favorire l’inclusione sociale.
Prossimi step e documentazione
Sul portale ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito (https://pnrr.istruzione.it/) è stata pubblicata la graduatoria degli interventi finanziati. Nei prossimi giorni verranno resi disponibili anche:
- l’avviso per la richiesta degli arredi da parte dei Comuni beneficiari;
- l’avviso per la riapertura dei termini di candidatura, dedicato ai Comuni che non avevano potuto partecipare in precedenza.
Conclusione
L’autorizzazione dei 578 milioni di euro rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un sistema educativo più equo e accessibile, capace di offrire ai bambini da 0 a 2 anni le stesse opportunità formative in tutto il Paese. Una misura che conferma l’impegno a investire nell’istruzione come leva fondamentale per il futuro.