Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legislativo contenente disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, attuando la delega prevista dalla legge n. 70 del 2024. Si tratta di un provvedimento che rafforza il quadro normativo già esistente e introduce strumenti più incisivi per tutelare i minori, promuovendo la cultura del rispetto e la consapevolezza nell’uso del web.
Obiettivi del decreto: prevenzione, responsabilità e supporto alle vittime
Il nuovo decreto si propone di:
- prevenire i fenomeni di bullismo e cyberbullismo attraverso azioni educative e formative;
- responsabilizzare le famiglie sui comportamenti tenuti dai minori, anche in ambito digitale;
- offrire un supporto concreto alle vittime con strumenti specifici di assistenza, tra cui un numero verde dedicato.
Viene ribadita la necessità di una collaborazione attiva tra scuole, istituzioni, famiglie e servizi territoriali, al fine di intervenire tempestivamente nei casi di disagio e prevenire forme di esclusione, violenza verbale o psicologica, sia in presenza che online.
Centralità della scuola nella prevenzione
Il provvedimento rafforza il ruolo della scuola come presidio fondamentale per la prevenzione del disagio giovanile e per la promozione di comportamenti corretti tra pari. Le nuove misure puntano a incentivare percorsi educativi mirati, capaci di sensibilizzare studenti e docenti sui rischi connessi all’uso improprio dei social network e degli strumenti digitali.
Particolare attenzione viene riservata al contrasto dei comportamenti aggressivi reiterati nel tempo, che mirano a emarginare o danneggiare un coetaneo attraverso offese, minacce, diffusione di contenuti denigratori o altri atti lesivi della dignità personale.
Verso una responsabilità condivisa
Il decreto introduce anche elementi volti a chiarire la responsabilità dei genitori per i comportamenti digitali dei propri figli, soprattutto quando questi provocano danni ad altri soggetti. L’obiettivo è rafforzare il senso civico digitale e prevenire il senso di impunità spesso associato alle aggressioni online.