Il sistema scolastico si prepara a una serie di cambiamenti significativi previsti per l’anno scolastico 2025/2026. Tra le priorità al centro della riforma: il rafforzamento della continuità didattica per gli studenti con disabilità, la revisione del voto in condotta, nuovi investimenti in asili nido e un’attenzione particolare alle prospettive contrattuali del personale scolastico.
A partire dal prossimo anno scolastico, le famiglie degli alunni con disabilità avranno la possibilità di richiedere la conferma del docente di sostegno a tempo determinato che ha seguito il proprio figlio nell’anno precedente. La richiesta dovrà essere presentata entro il 31 maggio 2025 e sarà valutata dal dirigente scolastico, che potrà approvarla in presenza di disponibilità di posto e diritto alla nomina del docente. La decisione terrà conto dell’interesse dell’alunno e del parere del Gruppo di Lavoro Operativo.
Con la recente approvazione della riforma, il voto in condotta assume maggiore rilevanza nel percorso scolastico. Le modifiche introdotte prevedono:
L’obiettivo è rafforzare il valore formativo del comportamento, rendendo la valutazione più incisiva e coerente con la crescita personale dello studente.
Tra le misure messe in campo, spicca l’investimento negli asili nido per rendere il sistema scolastico più vicino alle esigenze delle famiglie, soprattutto nella fascia 0-3 anni. Parallelamente, viene rafforzata la tutela del personale scolastico, con l’introduzione di misure più severe contro le aggressioni ai danni degli insegnanti, inclusa l’ipotesi di arresto in flagranza per chi compie atti violenti nelle scuole.
Tra i temi chiave anche il rinnovo del contratto del personale scolastico. È stata ribadita l’intenzione di destinare nuove risorse economiche per valorizzare il lavoro svolto quotidianamente da insegnanti e personale ATA, puntando a migliorare le condizioni retributive e professionali del comparto.