Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova riforma della maturità, che segna un cambiamento epocale per gli studenti delle scuole superiori. Non si parlerà più di “esame di Stato”, ma si tornerà ufficialmente alla denominazione storica “esame di maturità”, accompagnata da importanti novità su prove, punteggi e valutazioni.
Uno dei punti più discussi riguarda il colloquio orale: da ora in poi, non sarà più tollerato il silenzio strategico da parte dello studente. Chi si rifiuta volontariamente di rispondere alle domande della commissione rischia l’esclusione immediata dall’esame e quindi la bocciatura.
Ecco le principali novità:
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha evidenziato che la nuova valutazione considererà non solo conoscenze e competenze, ma anche:
Inoltre, sarà possibile aggiungere fino a 3 punti bonus agli studenti che otterranno 97/100, avvicinando il sistema a quello universitario.
I risultati delle prove scritte non saranno più comunicati immediatamente: saranno rivelati solo al termine dell’orale, per evitare che influenzino il comportamento dello studente davanti alla commissione.
Anche i risultati delle prove INVALSI saranno inseriti nel curriculum solo a esame completato, senza valutazioni numeriche immediate.
La riforma tocca anche aspetti organizzativi e didattici del percorso scolastico:
Attenzione anche alla sicurezza nei viaggi di istruzione: i mezzi dovranno rispettare standard più alti (frenata assistita, sistemi avanzati), dopo l’incidente mortale che ha coinvolto una docente lo scorso maggio.
Infine, previsti 240 milioni di euro per il rinnovo contrattuale e 15 milioni per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti precari.
✅ Una riforma che punta a modernizzare la scuola italiana, valorizzando la responsabilità e il merito. E ora, con la scena muta a rischio bocciatura, prepararsi all’orale non è mai stato così importante.