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Specializzazione sul sostegno, firmati i decreti: ecco le novità per oltre 60 mila docenti

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha firmato i due decreti attuativi previsti dal Decreto Legge 71/2024 per avviare i nuovi percorsi di specializzazione per le attività di sostegno agli alunni con disabilità. Si tratta di una misura straordinaria per contrastare la carenza di docenti specializzati nelle scuole italiane.

Il nostro obiettivo – ha dichiarato il Ministro Giuseppe Valditara – è garantire a ogni studente con disabilità la presenza di insegnanti adeguatamente formati”, sottolineando l’importanza dell’inclusione scolastica come priorità del sistema educativo.

Un piano straordinario per formare oltre 60 mila docenti

I nuovi percorsi, attivati in via eccezionale entro il 31 dicembre 2025, affiancano i consueti corsi TFA promossi dalle università. In particolare:

  • Decreto n. 75/2025: prevede un percorso di 40 CFU per i docenti che hanno già prestato servizio sul sostegno per almeno 3 anni negli ultimi 5, anche non continuativi.
  • Decreto interministeriale n. 77/2025: disciplina i percorsi da 36 o 48 crediti per coloro che hanno acquisito all’estero titoli sul sostegno non ancora riconosciuti in Italia, ma che decidono di rinunciare al contenzioso in corso e completare la formazione secondo le nuove regole italiane.

Modalità, durata e costi dei nuovi corsi

I corsi si svolgeranno in modalità telematica sincrona, con esami in presenza. Il tirocinio si considererà assolto per chi ha già maturato esperienza sul campo (minimo tre anni su posto di sostegno).

  • Durata minima: 4 mesi
  • Costo massimo:
    • €1.300 per i percorsi da 40 CFU
    • €900 o €1.500 per quelli da 36 o 48 crediti (per i docenti con titoli esteri)

Le attività saranno organizzate dall’INDIRE e dalle università, anche in collaborazione. L’esame finale consisterà in un colloquio in presenza su un elaborato scritto.

Requisiti per l’accesso

I percorsi sono riservati a:

  • Docenti in possesso dei titoli di accesso all’insegnamento;
  • Con almeno 3 anni di servizio su sostegno nei 5 anni precedenti (scuole statali o paritarie);
  • Oppure docenti con titoli esteri e contenzioso aperto, che accettino di rinunciare all’istanza di riconoscimento.

In caso di richieste eccedenti, verrà stilata una graduatoria basata sull’anzianità di servizio e, a parità di punteggio, sull’età anagrafica.

Obiettivo: garantire qualità e inclusione

L’iniziativa si inserisce in un più ampio piano di riforma dell’inclusione scolastica, coinvolgendo l’INDIRE, le università, l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, il Ministero per le disabilità e le organizzazioni sindacali.

Il Ministero sottolinea l’importanza di innalzare la qualità dell’offerta formativa e rispondere al fabbisogno crescente di docenti specializzati, offrendo un percorso formativo rigoroso ma accessibile.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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