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Boris Romanchenko: sopravvissuto a 4 lager nazisti ucciso a Kharkiv

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Nel contesto del tragico massacro della popolazione civile ucraina ci sono molte storie. Tra queste la storia di Boris Romanchenko sopravvissuto a 4 lager nazisti ucciso da una granata a Kharkiv nella sua casa. Qui l’uomo si occupava di mantenere viva la memoria dell’Olocausto che aveva vissuto sulla sua pelle.

Ad annunciare la morte di questa memoria storica della città di Kharkiv e della comunità ebraica ucraina è stata la fondazione dei memoriali dei campi di concentramento di Buchenwald e Mittelbau-Dora. Boris Romanchenko aveva 96enne e secondo sua nipote si era rifiutato di lasciare la sua casa dove è morto sotto i bombardamenti dell’esercito russo. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha commentato l’accaduto dicendo che Romanchenko è «sopravvissuto a Hitler, ucciso da Putin». “I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler”, commenta il sindaco di Leopoli Andrij Sadovyj.

Boris Romanchenko era noto a Kharkiv perché si occupava di memoria dell’Olocausto. Era il vice presidente della fondazione dei memoriali dei campi di concentramento di Buchenwald e Mittelbau-Dora, che ha ricorda che Romanchenko aveva «lavorato intensamente per la memoria dei crimini nazisti».

La storia di un uomo che ha vissuto 4 lager nazisti

Fu deportato nel 1942 nel campo di concentramento di Dortmund dove fu costretto ai lavori forzati nei sotterranei. Tentò poi di scappare, ma fu catturato e nel 1943 venne deportato in un altro campo di concentramento nazista, a Buchenwald. Poi a Peenemünde dove costruiva armi, lui si occupava della costruzione del missile V2, considerato il primo missile a lungo raggio della storia. Utilizzato dalla Germania nazista durante la guerra noto come “arma della vendetta”. Romanchenko è poi passato per i campi di  Mittelbau-Dora e quello di Bergen-Belsen.

La propaganda di Putin continua a parlare di denazificazione dell’Ucraina ma in verità la sua invasione e i suoi obiettivi portano ad avvicinare la Russia, più che l’Ucraina – il cui presidente è ebreo – alla Germania nazista. La furia ingiustificata di Putin rasenta molto di più quella di Hitler di qualsiasi altro dittatore della storia contemporanea.

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