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La Moldavia teme di essere la prossima

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Vittima della dominazione zarista prima e di quella sovietica poi la Moldavia teme di essere la prossima vittima di Putin. La vittoria filoeuropeista del governo di Chisinau ha portato la Russia ad aumentare il prezzo del gas di cui il paese è dipendente al 100%. Questo porta a pensare ai moldavi che dopo l’Ucraina l’Armata rossa invaderà il loro paese.

Il governo moldavo però non vede ragioni nell’invasione russa del paese ma i cittadini sono sempre più convinti di un pericolo concreto. La motivazione risiede sostanzialmente nel progetto Novorossiya di Putin. Questo mostra il disegno di Putin di ridisegnare le mappe e portare i territori secondo i confini dell’Impero russo alla fine del XVIII secolo, volontà che Putin non ha mai nascosto molto. In Moldavia, infatti, ciò che aumenta le preoccupazioni per un’invasione russa è la repubblica filorussa autoproclamata della Transnistria.

Secondo il progetto eventuale Mosca creerebbe così un corridoio collegando il Donbass con Odessa e la Transnistria. In questo modo unirebbe a sé i territori filorussi e si impossesserebbe del porto commerciale più importante dell’Ucraina. L’esercito moldavo è di gran lunga inferiore a quello di Mosca e in caso di invasione non avrebbe altra scelta che soccombere ad un governo filorusso.

La Moldavia tra paura e propaganda

Oggi la propaganda di Putin arriva fino alle istituzioni moldave per questo motivo non arrivano molte notizie di guerra e questo fa credere alla popolazione che non ci sarà nessuna invasione e che è tutto falso, frutto della propaganda occidentale. Ma c’è chi si informa attraverso la stampa indipendente e si prepara alla guerra, almeno mentalmente.

Intanto il piccolo paese dell’est Europa è già quasi al collasso dato il numero di profughi che sta arrivando dall’Ucraina. Questo potrebbe bastare a Putin per destabilizzare il governo di Chisinau e deporlo. Sono già quattrocentomila e centomila sono intenzionati a restare. Nonostante gli aiuti da parte degli Usa la Moldavia potrebbe non reggere, soprattutto se i flussi non si fermeranno e se ci sarà un’occupazione di Odessa.

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