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L’Europa filorussa

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Nonostante molti paesi e partiti stanno cambiando opinione sulla Russia, alcuni non hanno rotto le solide relazioni con Mosca. A quasi due mesi di guerra però la condanna iniziale sembra si stia sgonfiando e stanno emergendo alcune, celate e non, simpatie per il Cremlino.

Anche l’Italia è tra questi paesi. E non solo per gli stretti rapporti con la Putin che hanno dominato il governo giallo-verde ma in generale stiamo assistendo a molti interventi, anche nei talk show di posizioni ambigue o filorusse. Secondo il centro studi del Ppe in realtà l’Italia era nel 2017 insieme a Cipro e Grecia tra i collaboratori del Cremlino. Anche nel 2021, l’Italia seconda solo alla Grecia era tra i paesi con maggiore fiducia in Putin. Entrambi i dati sono posteriori alla guerra in Crimea del 2014 e alle atrocità commesse in Siria.

A dispetto di quanto il governo Draghi si sia allineato al resto dell’Occidente con una ferma condanna alla Russia di Putin in questa guerra in Ucraina, la parte filorussa del paese esiste ancora. Questa solida vicinanza non è dovuta solo ai rapporti commerciali con il paese ma anche per una vicinanza politica che rimanda ai tempi del Partito comunista italiano.

Il Partito Comunista (PCI) di Palmiro Togliatti era il punto di riferimento del regime sovietico nell’Europa occidentale. Togliatti era inoltre dirigente del Comintern, l’organizzazione internazionale dei partiti comunisti. Quella generazione è sempre stata più fedele alla Russia che all’atlantismo degli Stati Uniti. Ancora oggi, molti italiani rifiutano la supremazia statunitense sotto la bandiera dell’alleanza atlantica. Un movimento che emerge anche con le manifestazioni e slogan pacifisti di oggi che invocano “né con la Nato né con Putin.

La Germania che sostiene la Russia

Ma l’Italia non è l’unico paese occidentale molto vicino alla Russia. Anche la Germania ha una forte dipendenza commerciale da Mosca e oggi sta ripensando alle sanzioni da imporre al Cremlino. Le accuse di una frenata nella condanna alla Russia a Berlino sono arrivate dall’Ucraina stessa e dalla Polonia.

Le manifestazioni delle automobili che hanno sfilato in varie città tedesche sono la dimostrazione di una ampia parte della popolazione che sostiene Mosca e il governo di Putin. L’ambasciatore ucraino nella capitale tedesca ha accusato il governo di Berlino che permette queste cose. Questa vicinanza è dovuta anche al fatto che fino alla caduta del Muro di Berlino la Germania Est è stata un paese satellite dell’Unione sovietica.

Questo dimostra come parte dell’Italia e della Germania, ma non solo, non sono pronte a rompere tutti i vari legami che legano i due paesi alla Russia. Un problema crescente inoltre sono i paesi che tendono sempre più a destra verso una “illiberalizzazione” come l’Ungheria di Vucic e partiti che rischiano di essere governati da una sovranista amica di Putin come la Francia se vincesse Le Pen alle elezioni per l’Eliseo.

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