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L’Ucraina e la derussificazione

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Il parlamento ucraino ha approvato due leggi per mettere al bando i libri e la musica russa. Le due leggi fanno parte del processo di derussificazione dell’Ucraina che ha messo in atto dall’inizio della guerra. Mentre l’obiettivo della Russia è di denazificare il paese confinante, Kiev procede ad eliminare ogni connessione con il paese aggressore.

Il processo di derussificazione è partito dal cambio dei nomi delle strade e dei parchi che avevano riferimento alla Russia o ad un passato comune. Le due culture sono molto vicine e si sono spesso intersecate ma oggi Kiev vuole recidere ogni connessione con Mosca. Un altro passo che allontana i due paesi è la scelta della lingua. In Ucraina si è sempre usato anche il russo, quasi tutti lo conoscono e spesso lo usavano correntemente ma dopo l’invasione russa, gli ucraini stanno poco a poco abbandonando la lingua dell’aggressore.

Oggi la maggioranza ha approvato due disegni di legge che proibiscono la cultura russa. Una legge vieta di stampare libri di autrici e autori russi, autori che dopo la dissoluzione dell’Urss hanno mantenuto la cittadinanza russa. In più, viene bloccata anche l’importazione dei libri dalla Russia e dalla Bielorussia, o dai territori separatisti filorussi.

Un’altra legge vieta di riprodurre la musica di artisti russi sui media ucraini e sul trasporto pubblico. Di contro verrà aumentata la produzione di musica ucraina per radio e nei programmi tv. La maggioranza ha accolto e approvato queste due leggi che devono essere soltanto firmate dal presidente Zelensky ma non vi siano dubbi che lo farà.

Kiev ha intenzione di tagliare i ponti con Mosca e non vuole più neanche accettare i suoi prodotti culturali. Dall’altra parte si sta avvicinando sempre più all’Unione europea. Dal 1° gennaio 2023 saranno pubblicati e distribuiti solo i libri in lingua ucraina e nelle lingue dell’Unione europea.

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