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Gli incontri segreti di Salvini e l’ambasciatore russo

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Il quotidiano Domani ha rivelato degli incontri segreti tra Matteo Salvini, il suo misterioso consulente degli esteri Antonio Capuano e l’ambasciatore russo Sergej Razon. Nella sua indagine, Domani ha accertato l’esistenza di un incontro all’ambasciata russa di Roma la sera del 1° marzo quando la guerra era iniziata da solo una settimana.

Secondo quanto riporta il quotidiano, il leader della Lega si è incontrato con Razon in gran segreto da Palazzo Chigi che, messe all’occorrente da Domani, ha dichiarato di essere all’oscuro di questo incontro e che se si rivelasse vero sarebbe un grave problema.

L’incontro tra Salvini e Razon non ha nessun motivo di esistere dal punto di vista istituzionale perché il leghista è un leader politico senza incarichi governativi e non avrebbe alcuna giustificazione incontrare un diplomatico – di sera di nascosto dal governo – di un paese in guerra per di più.

Le trattative nascoste di Salvini con i russi

A confermare l’incontro è stata Mosca stesso mentre dalla Lega hanno glissato in un no comment. Lo stesso Antonio Capuano, sconosciuto anche tra i consulenti interni al partito stesso, ha evitato dichiarazioni e ha lasciato una frase che ha destato le preoccupazioni del Vaticano. Ad essere inquietati da questa misteriosa figura sbucata dal nulla che consiglia Salvini è il Copasir. Il comitato di sicurezza della Repubblica ha intenzione di indagare e aprire un fascicolo su di lui.

Il contenuto della conversazione di quel 1° marzo tra Salvini e Razon è sconosciuto ma si presume che i due abbiano discusso della posizione del partito di Salvini da prendere riguardo a questa guerra, dato che la Lega con il partito di Putin è sempre stata molto vicino. E’ anche probabile che i due abbiano portato avanti trattative sconosciute al governo. Tutto ciò desta l’attenzione delle istituzioni e diventa un caso di sicurezza nazionale.

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