25.8 C
Comune di Sciacca

È morto Giorgio Armani, simbolo della moda italiana 

Pubblicato:

Si è spento oggi, 4 settembre, all’età di 91 anni, Giorgio Armani. Lo stilista era nella sua casa, in convalescenza dopo un ricovero ospedaliero mantenuto riservato sino all’ultimo. Se n’è andato come avrebbe voluto: lavorando. Anche non potendo presenziare alle ultime sfilate maschili, aveva seguito ogni dettaglio via Facetime, controllando i look e richiamando i suoi collaboratori per un ritardo nel far sedere gli ospiti. Era fatto così: preciso, instancabile, fedele a se stesso.

Re Giorgio. Un titolo che non è mai stato un’esagerazione, ma il riconoscimento di un mito assoluto, capace di incidere nel costume tanto quanto Coco Chanel. Armani ha rivoluzionato lo stile contemporaneo liberando le donne dalle costrizioni, inventando nuove linee e soprattutto nuovi modi di essere. Nessuno come lui ha saputo leggere il proprio tempo e trasformarlo in abiti destinati a restare.

La sua carriera comincia nel 1975, a 41 anni, quando fonda la maison che porta il suo nome. Un’età in cui si hanno le idee chiare, e Armani le aveva ben salde. Prima di tutto la persona che indossa i vestiti, solo dopo la moda, le tendenze, i capricci del momento. Da questo principio non si è mai discostato.

Diretto e sincero. Non aveva paura di dire quello che pensava. Nel 2020, con parole durissime, accusò i colleghi stilisti di “stuprare” le proprie clienti quando imponevano loro mode non rispettose della persona. Ne nacque un clamore enorme, ma col tempo anche i più scettici riconobbero che Armani aveva colpito nel segno. Quando parlava, lo faceva sempre con cognizione.

Giorgio Armani lascia un’eredità che va ben oltre la moda. Un’idea di eleganza essenziale, libera, intramontabile. Con lui scompare uno degli ultimi grandi maestri del Novecento, ma la sua visione continuerà a vestire il mondo.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Giornalista pubblicista

Articoli correlati

Articoli Recenti