Il furto al Cup dell’ospedale di Licata ha provocato un immediato blocco delle attività del Centro Unico di Prenotazione, creando notevoli disagi agli utenti che questa mattina si sono recati nella struttura per fissare visite ed esami. Durante la notte, infatti, ignoti hanno forzato i locali e portato via diversi computer utilizzati quotidianamente dagli operatori sanitari.
Il danno riguarda non solo l’attrezzatura trafugata, ma soprattutto l’interruzione improvvisa di un servizio essenziale per la comunità. Il furto al Cup ha impedito l’accesso ai sistemi informatici necessari alla gestione delle prenotazioni, rendendo impossibile garantire la normale operatività.
Indagini in corso sul furto al Cup
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Licata, che hanno eseguito un accurato sopralluogo alla ricerca di elementi utili a ricostruire la dinamica del furto. Gli investigatori stanno acquisendo immagini delle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne, oltre a verificare eventuali segni di effrazione che possano offrire indizi rilevanti.
Secondo le prime informazioni, il colpo sarebbe avvenuto nelle ore notturne, approfittando del fatto che il reparto era chiuso al pubblico. La banda avrebbe agito rapidamente, puntando direttamente ai computer impiegati per il servizio di prenotazione ospedaliera.
Disagi per utenti e operatori sanitari
La sospensione delle attività ha causato lunghe attese e rallentamenti per i cittadini che oggi avevano necessità di accedere al servizio. Il personale amministrativo ha provato a fornire assistenza e informazioni, ma senza le dotazioni informatiche non è stato possibile gestire le richieste.
La direzione sanitaria sta valutando soluzioni temporanee per limitare ulteriori disservizi nei prossimi giorni, mentre si attende il ripristino completo delle postazioni sottratte. L’auspicio è che le attività possano tornare alla normalità il prima possibile.



