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Guardia medica a turni, la proloco di Lucca: “Serve urgente intervento legislativo”

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Sulla critica situazione del servizio di Guardia Medica nel comune di Lucca Sicula, interviene con una nota Marco Mosca, presidente della locale proloco per fare il punto della situazione e lanciare un appello alla politica regionale.
“Prendiamo atto – scrive Mosca – della decisione del direttore Generale dell’ASP di Agrigento, che ha approvato una turnazione del servizio di guardia medica tra Lucca Sicula e i presidi dei paesi limitrofi. Si tratta di una soluzione tampone, dettata dall’emergenza, che tuttavia non può e non deve essere considerata risolutiva. La nostra comunità, come molte altre aree interne della Sicilia, ha diritto a un presidio sanitario stabile e continuativo.”
Mosca sottolinea l’importanza della proposta avanzata dal Sindaco di Lucca Sicula: “La richiesta del Sindaco alla Regione Siciliana – aggiunge – è chiara e condivisibile: serve urgentemente un intervento legislativo che permetta ai medici in quiescenza e agli specializzandi delle facoltà di medicina di poter svolgere il servizio di guardia medica. Questa sarebbe una boccata d’ossigeno fondamentale per coprire i turni scoperti e garantire l’assistenza sanitaria H24 ai cittadini.”
L’attenzione si sposta poi sui recenti lavori dell’Assemblea Regionale Siciliana: “È francamente sconcertante apprendere che martedì scorso, durante la discussione all’ARS sul disegno di legge riguardante le Prestazioni Essenziali Regionali Siciliane, si sia parlato di medici per le cure palliative e di medici obiettori di coscienza – temi certamente importanti – ma non si sia trovato spazio per un emendamento o un articolo che affrontasse la drammatica carenza di medici nelle guardie mediche,” prosegue Mosca. “Questa era un’occasione preziosa per inserire norme specifiche, come quella proposta dal nostro Sindaco, che avrebbero potuto iniziare a risolvere un problema vitale per tanti territori.”
Tuttavia, non tutto è perduto: “La fortuna vuole che il disegno di legge sia stato momentaneamente accantonato e la sua discussione rinviata alla prossima seduta parlamentare prevista a maggio. Questo ci concede un margine di tempo prezioso,” sottolinea Mosca. “Abbiamo ancora la possibilità di interloquire con i deputati regionali e con il Governo Schifani per far comprendere l’urgenza e la necessità di questo intervento normativo.”
L’appello finale è rivolto alla compattezza e alla responsabilità politica: “In questo momento serve la massima unità. Questo comunicato vuole essere un richiamo forte alla deputazione regionale agrigentina, di ogni colore politico. È fondamentale che i nostri rappresentanti a Palermo prendano piena coscienza della gravità della situazione che si è venuta a creare nel nostro territorio e si facciano carico di questa battaglia”.

“Chiediamo loro – conclude Mosca – di lavorare insieme affinché nella prossima discussione del DDL vengano inserite le modifiche necessarie per permettere ai medici in pensione e agli specializzandi di supportare le guardie mediche. La salute dei cittadini non può attendere”.

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