I carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno smascherato una truffa del finto carabiniere ai danni di un’anziana pensionata, riuscendo a denunciare quattro persone – tre uomini e una donna – tutti provenienti dalla zona tra Catania e Siracusa.
L’intervento tempestivo dei militari ha permesso di fermare i responsabili proprio mentre cercavano di dileguarsi dal centro cittadino con gioielli per un valore complessivo di circa 5.000 euro, sottratti poco prima alla vittima con un inganno ormai tristemente noto.
Il modus operandi della truffa del finto carabiniere
Contatto telefonico e inganno psicologico
La truffa del finto carabiniere segue uno schema consolidato: un primo contatto telefonico, durante il quale uno dei truffatori si finge un appartenente alle forze dell’ordine, allerta la vittima su un presunto problema giudiziario a carico di un familiare stretto, solitamente un figlio o un nipote.
Per “evitare gravi conseguenze penali”, viene suggerito alla vittima di consegnare immediatamente oro o denaro a un incaricato legale che si presenterà a domicilio. Il tutto è architettato per generare ansia e spingere l’anziano a cedere i propri beni nel tentativo di aiutare il congiunto.
L’arresto e la restituzione del bottino
Grazie a una segnalazione e a un’indagine lampo, la Sezione Operativa e Radiomobile dell’Arma è riuscita a intercettare due dei truffatori mentre si aggiravano in centro. Alla vista dei militari, hanno tentato la fuga, ma sono stati rapidamente bloccati.
Addosso, avevano i monili d’oro consegnati poco prima dalla donna truffata, una vedova residente in zona. La denuncia presentata dalla vittima ha permesso ai carabinieri di risalire anche agli altri due complici, che attendevano in un’auto noleggiata pronta alla fuga, poco distante.
Truffe agli anziani: attenzione alta anche a Mazara
Episodi come quello della truffa del finto carabiniere confermano quanto sia importante tenere alta l’attenzione, soprattutto tra le persone sole e anziane. Le forze dell’ordine ribadiscono l’invito a non fidarsi mai di telefonate sospette, a non consegnare denaro o preziosi a sconosciuti e a contattare subito il 112 in caso di dubbio.
Grazie all’efficacia dell’intervento, la refurtiva è stata recuperata e restituita alla legittima proprietaria, mentre i quattro presunti autori della truffa sono stati denunciati a piede libero per truffa aggravata in concorso.