La Corte Suprema di Cassazione ha posto definitivamente fine alla lunga vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti l’ex direttore generale di Cantine Settesoli, Salvatore Li Petri, e le Cantine Settesoli. La Suprema Corte ha confermato, in ogni sua parte, la precedente decisione della Corte di Appello di Palermo dichiarando illegittimo il licenziamento per giusta causa notificato al dirigente nel novembre del 2018.
La pronuncia chiude in maniera definitiva un procedimento giudiziario durato quasi sette anni, riconoscendo l’inesistenza degli addebiti formulati all’epoca dalla givernance aziendale nei confronti di Li Petri, il quale per oltre venti anni aveva ricoperto ruoli apicali all’interno di una delle principali cooperative vitivinicole italiane.
La decisione della Corte: un verdetto chiaro.
Con la sentenza la Suprema Corte ha confermato la condanna di Cantine Settesoli al pagamento dell’indennità sostitutiva del mancato preavviso e al rimborso integrale delle spese processuali sostenute da Li Petri: non solo per il primo e secondo grado, ma anche per il terzo e definitivo grado di giudizio.
Si tratta di un pronunciamento che conferma, senza possibilità di ulteriori ricorsi, la piena correttezza dell’operato del dirigente e l’infondatezza delle accuse che avevano motivato il licenziamento per giusta causa.
“Oggi è un giorno molto importante per me e per la mia famiglia”, ha dichiarato Salvatore Li Petri. “La giustizia ha fatto il suo corso, e ha stabilito, una volta per tutte, che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza, alla professionalità e alla trasparenza. Chi ha tentato di cancellare la mia figura professionale, per ragioni che nulla hanno a che fare con il merito e con l’interesse della cooperativa, ha fallito. La verità – quella documentata, argomentata e ora giudiziariamente certificata – è più forte di qualsiasi ricostruzione strumentale”.
Li Petri dal 2018 ha assunto il ruolo di Responsabile dello Sviluppo Aziendale presso Cantine Ermes di Santa Ninfa, una delle realtà cooperativistiche più importanti nel panorama vitivinicolo nazionale. Sotto la sua direzione strategica, la cooperativa vive un’espansione significativa, consolidando la propria presenza sui mercati internazionali e rafforzando il proprio modello organizzativo e produttivo.