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Consiglio comunale aperto a Menfi, l’arciprete: “Quella per l’acqua pubblica è una battaglia per il futuro”

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Si e’ svolta ieri sera la seduta aperta del consiglio comunale di Menfi sul tema dell’acqua pubblica, una seduta convocata su richiesta del gruppo politico “92013”.

Una richiesta nata dalla necessità di trattare la tematica del servizio idrico integrato, con la massima trasparenza e partecipazione dei cittadini che hanno potuto prendere parola durante il dibattito.

L’opposizione ha sollevato perplessità per l’affidamento, disposto dall’amministrazione comunale, di alcuni servizi idrici alla società Menfi-Servizi dell’attività di riparazioni della rete idrica e della rete fognaria comunale nonché l’attività di supporto al servizio idrico comunale per la lettura dei contatori e l’apposizione dei sigilli di sicurezza.

Il dibattito ha coinvolto le diverse parti politiche e il mondo dell’associazionismo mentre l’amministrazione ha rigettato le critiche ricevute di trattare con “disinvoltura e mancanza di trasparenza” il tema e ha evidenziato come l’affidamento riguarda un’azienda controllata dal Comune stesso.

Dibattito serratissimo, ma svolto nell’ambito del confronto che oggi l’arciprete di Menfi con una riflessione rivolta ai propri concittadini ha voluto esaltare: “Dopo aver partecipato al Consiglio Comunale aperto sul tema della gestione pubblica dell’acqua – ha scritto Don Alessandro Di Fede Santangelo – sento il bisogno di fermarmi un momento, in silenzio, e dire dal profondo del cuore: grazie.
Grazie agli amministratori e ai consiglieri di oggi e di ieri, ai rappresentanti delle istituzioni e dei comitati… ma soprattutto grazie a voi, gente di Menfi, per come avete partecipato, ascoltato, riflettuto; per come avete mostrato, ancora una volta, maturità, attenzione e amore per questa terra.
Ogni volta che si affrontano questioni importanti come questa, mi si conferma nel cuore che siete un popolo che sa restare unito, che sa riconoscere ciò che conta davvero, soprattutto quando si tratta di difendere il bene di tutti.
Le differenze politiche ci sono ha concluso ed è giusto che ci siano. Se vissute con rispetto, aiutano la crescita e rendono più autentico il confronto.
Ma ci sono temi, come quello dell’acqua, in cui il senso profondo della dignità e della giustizia ci fa ritrovare tutti dalla stessa parte. Perché l’acqua non è solo un servizio: è vita, è dono di Dio, è un diritto che va protetto e mai messo a rischio.
Quella per l’acqua pubblica non è stata una battaglia qualunque. È stata, ed è, una scelta di responsabilità e di amore per il futuro”.

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