Montevago

A Montevago una panchina rossa grazie allo Sportello Antiviolenza per tenere alta l’attenzione contro la violenza sulle donne

Martedì 31 luglio, alle ore 21, a Montevago verrà inaugurata una panchina rossa a simboleggiare il posto occupato da chi non c’è più, perchè vittima di un femminicidio. L’iniziativa è dello Sportello Antiviolenza “Diana” di Montevago, sportello dell’associazione diritti umani contro tutte le violenze (Co.Tu.Le.Vi.) ed è patrocinata dal Comune di Montevago che l’ha accolta con grande interesse.

Lo Sportello Antiviolenza Diana che opera sul territorio da circa due anni ha voluto che anche a Montevago, come in altri comuni italiani, fosse presente questo “monumento civile” che, da un alto, deve esprimere una denuncia del femminicidio e, dall’altro, deve stimolare una riflessione sulla violenza e diventare un monito per la difesa dei diritti delle donne.

A tal scopo è stata invitata alla manifestazione una sopravvissuta al “suo” femminicidio, Lidia Vivoli, la cui testimonianza sarà anche e soprattutto un inno alla vita e alla speranza, nonostante tutto.

Sarà presente oltre al sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, la presidente dell’associazione Co.Tu.Le.Vi. Aurora Ranno che si batte in prima persona per la difesa dei diritti umani.

All’evento parteciperà la Coop. Quadrifoglio che sarà anche sponsor della manifestazione, cooperativa che gestisce da parecchi anni strutture di accoglienza per donne che hanno deciso di dire stop alla violenza e che sono supportate in questo percorso da operatori specializzati.

Vi saranno interventi istituzionali ma, anche e soprattutto, momenti di spettacolo dove la poesia, la musica e la danza faranno da cornice ad un evento che vuole lasciare forti emozioni in chi vorrà con la sua presenza testimoniare il proprio “No Alla Violenza!”

A seguire un Flash Mob a cura dell’A.S.D. Step Touch e della Imperial Dance & Fitness che, nonostante i numerosi impegni, hanno aderito all’iniziativa con grande entusiasmo.

Concluderà la serata un momento di convivialità e di condivisione, perchè l’inaugurazione della panchina vuole essere non solo un’occasione di commemorazione di chi non c’è più, ma anche un messaggio di gioia e di speranza. 

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