Montevago

Depurazione delle acque a Montevago, si apre un confronto

L’associazione ambientalista Mareamico ha acceso i riflettori sull’assenza di un depuratore a Montevago che possa trattare le acque del paese.

In effetti, dopo il sisma del ’68 che lo ha distrutto, il comune belicino non ha più avuto un depuratore funzionante. La conseguenza è che “ancora oggi le fogne dei montevaghesi, dopo aver inquinato le falde acquifere, finiscono nella riserva naturale del fiume Belice, dove a pochi metri ad ovest c’è l’area archeologica di Selinunte, mentre ad est c’è lo splendido e pluripremiato mare di Menfi”. Così Mareamico.

A tal proposito, il sindaco, di Margherita La Rocca Ruvolo, ha fatto sapere che il completamento del depuratore è tra i progetti previsti dal governo:

Il progetto preliminare dei lavori per il completamento e l’adeguamento dell’impianto di depurazione del Comune di Montevago è stato redatto nel 2010 dal gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ato di Agrigento – ha scritto il sindaco -.

Il progetto stesso, di importo 1.500.000 euro, è stato inserito nel “Patto per il Sud” per il relativo finanziamento a valere sui fondi FSC 2014/2020.Trattandosi di un impianto di depurazione in procedura di infrazione comunitaria (2014/2059), il progetto aggiornato, di importo 1.921.360 mila euro è stato inserito dal Commissario Unico per la Depurazione, di concerto con il Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti e con l’Ati di Agrigento, tra gli interventi della tabella A, relativamente ai quali il Commissario stesso interviene nella qualità di soggetto attuatore, poiché privo di totale copertura finanziaria.

La competenza della progettazione esecutiva, del reperimento della somma occorrente per la totale copertura finanziaria (€ 421.360,00) e della realizzazione dell’intervento di completamento e adeguamento dell’impianto di depurazione del Comune di Montevago è, pertanto, stata trasferita al Commissario Unico per la Depurazione.Nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2022, riguardante la “Ricognizione degli interventi per i quali il commissario unico assume il compito di soggetto attuatore”, l’intervento è stato infatti inserito nell’allegato “Elenco 1-interventi non completamente coperti”.

Tutto questo – ha concluso il primo cittadino – niente ha a che fare con l’attività amministrativa del comune”.

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