Scattano i sigilli per uno stabilimento a Montevago che produceva tubazioni plastiche senza autorizzazioni

I carabinieri, su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca, hanno posto i sigilli su uno stabilimento in contrada Serafino/Acquecalde a Montevago.
La struttura, sottoposta a sequestro preventivo, opera nella produzione e commercializzazione di tubazioni in Pvc e avrebbe prodotto materie plastiche in assenza di regolari autorizzazioni in una struttura di circa 20.000 mq di cui 4.500 mq coperti.
“Difendiamo la vocazione agricola e turistica del nostro territorio – ha detto la sindaca Margherita La Rocca Ruvolo al termine del consiglio comunale che ieri ha bocciato l’avvio dell’attività -Il consiglio comunale di Montevago ha espresso parere contrario in ordine alla proposta preliminare di variante urbanistica per l’avvio di un’attività di lavorazione industriale di materie plastiche per la produzione di tubi in politelene e pvc in contrada Serafino/Acquecalde, a poche centinaia di metri dallo stabilimento termale Acqua Pia
Il consiglio comunale ha seguito le direttive democraticamente deliberate con il Piano Regolatore Generale. Persegue e salvaguarda cioè gli interessi generali”

Ritiene grave la scelta effettuata dal consiglio comunale invece, il capogruppo dell’opposizione, Vincenzo Infranco, secondo il quale, la bocciatura della maggioranza e’ stata intrapresa senza prima dare seguito alla richiesta delle opposizioni di vagliare opportunamente nel dettaglio la documentazione presentata dalla multinazionale e che si e’ poi affrettata a bocciare l’avvio di un’attività con giustificazioni striminzite senza attentamente valutare la proposta che poteva rappresentare motivo di sviluppo per un paese completamente scevro da attività industriali.

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