Ribera

Mediateca comunale, la Dc di Ribera attacca: “Cinque anni di immobilismo”

Con un invito a sua firma, il sindaco di Ribera Matteo Ruvolo annuncia per sabato 6 settembre 2025 l’apertura della Mediateca comunale, presentata come “uno spazio pensato per la cultura, la creatività e la partecipazione attiva per la comunità”.

Una notizia che però scatena le critiche della Democrazia Cristiana riberese, che parla di un ritardo “ingiustificabile di cinque anni”: la struttura, rimasta inutilizzata dal 2020, viene ora restituita alla città solo a fine legislatura, dopo un lunghissimo periodo di inattività.

“Per il collaudo della rete idrica e l’allaccio alla corrente elettrica – sottolinea la DC – ci sono voluti cinque anni. Un sindaco eletto nel 2020 inaugura nel 2025: un primato da Guinness. Non solo ha impiegato un’intera legislatura, ma rivendica pure meriti che non appartengono alla sua iniziativa politica né alla sua azione amministrativa”.

Il partito evidenzia come l’immobilismo sia stato il tratto distintivo dell’amministrazione Ruvolo: “Per cinque anni non ha amministrato Ribera, condannando la città al collasso, al degrado e al declino sotto gli occhi di tutti”.

La conclusione è un appello al cambiamento: “Ribera e i riberesi meritano un sindaco all’altezza del ruolo, capace di amministrare con credibilità, visione e concretezza, per la rinascita e la valorizzazione delle eccellenze del territorio”.

Ma il sindaco Ruvolo non ci sta: “Quando abbiamo “ricevuto in consegna” i locali – spiega – essi non erano né completi né, tanto meno, pronti all’utilizzo. Per restituire finalmente la struttura alla città è stato necessario affrontare e risolvere una serie di problemi mai affrontati prima.

Siamo partiti, appena insediati, letteralmente da zero o quasi, senza alcuna disponibilità finanziaria, ed abbiamo dovuto reperire risorse per sistemare e mettere a norma diversi edifici comunali, compresa la mediateca per la quale sono stati impiegati oltre 50 mila euro. Con questi fondi sono stati realizzati interventi fondamentali, tra cui:
• l’allaccio all’energia elettrica e la realizzazione di un nuovo impianto elettrico a norma e potenziato per essere funzionale ai locali;
• la climatizzazione (7 macchine) di un edificio complesso, situato a dieci metri con ambienti grandi;
• l’attivazione e il collaudo dell’ascensore, posizionato e rimasto fermo, come una scatola vuota, dal 2008 in poi;
• lavori per l’impermeabilizzazione delle terrazze per eliminare infiltrazioni di acqua e prevenirne di ulteriori;
• opere di manutenzione muraria e di riqualificazione complessiva dell’edificio;
• ricognizione e sistemazione degli arredi lasciati appena spacchettati;
• manutenzione straordinaria dell’impianto idrico e delle cisterne per l’ approvvigionamento d’acqua”.

Ruvolo poi risponde direttamente alla Dc: ” Chi oggi parla di immobilismo dimentica che senza questi lavori questa struttura, come tante altre sulle quali in questi anni abbiamo realizzato importanti interventi, non sarebbero mai state fruibili e sicure per i nostri cittadini.

Oggi, al termine di un percorso impegnativo e complesso, possiamo finalmente consegnare ancora una volta a Ribera un bene pubblico che sarà utile alla collettività. Questo è il frutto di un lavoro serio, trasparente e fatto nell’esclusivo interesse della città”.

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