Operazione “Bazar” dei carabinieri a Ribera, al via gli interrogatori

Il primo indagato nell’operazione “Bazar” svolta dai carabinieri della tenenza di Ribera, coordinati dalla Procura della Repubblica di Sciacca, è stato interrogato dal gip. Si tratta di Giuseppe Fallea, di 60 anni, di Ribera, ai domiciliari, ma per l’ipotesi di reato di estorsione.

A Fallea viene contestato di essersi impossessato, contro la volontà del proprietario, Giuseppe Fortino, di 36 anni, altro indagato ai domiciliari, per droga e detenzione di un revolver, di un’auto di proprietà di quest’ultimo con minaccia di non restituirla in mancanza del pagamento di un debito. Avrebbe così costretto Fortino a consegnargli somme di denaro.

Nell’interrogatorio di garanzia, assistito dal suo difensore, l’avvocato Ninni Giardina, Fallea ha respinto l’accusa, affermando di avere avuto incarico da Fortino di vendere quell’auto e di non averla trattenuta. Fallea è stato il primo ad essere interrogato dal gip Alberto Davico. Oggi proseguiranno gli interrogatori di garanzia per altri indagati

Pacchetti di sigarette, pane, pantaloni, bicarbonato. Questi i termini criptici utilizzati per indicare la sostanza stupefacente. Emerge dalle 260 pagine dell’ordinanza emessa dal gip su richiesta del sostituto procuratore Michele Marrone che ha coordinato le indagini svolte dai carabinieri della tenenza di Ribera.  Il giudice ha accolto tutte le richieste avanzate dalla Procura della Repubblica di Sciacca che ha disposto un’attività fatta di pedinamenti, intercettazioni, verifiche anche fuori provincia dovendo seguire il flusso di droga che arrivava dal palermitano. Il giudice ha disposto per sei indagati i domiciliari e per altri sei l’obbligo di dimora.

Nelle prossime ore sono previsti gli interrogatori di garanzia degli indagati per droga, difesi dagli avvocati Giovanni Forte, Giuseppe Tramuta e Mirella Vento. I carabinieri, intanto, sono sempre alla ricerca dei nordafricani che si sono resi irreperibili e tra loro ci sarebbero anche figure centrali dell’operazione.

A Giuseppe Fortino si contesta anche di avere di avere detenuto illegalmente e portato fuori dalla propria abitazione un revolver e che il suo proposito sarebbe stato quello di commettere atti di violenza ai danni di soggetti acquirenti di droga che non gli avevano versato il denaro per la cessione.

Nella foto, Giuseppe Fallea

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