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Comune di Sciacca

Siccità a Ribera, proposte dal governo e dal Comitato per l’Acqua

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Nella scorsa seduta del consiglio comunale di Ribera è stato discusso e condiviso all’unanimità un documento
riguardante alcune proposte per far fronte alla grave siccità che sta colpendo il comprensorio del Riberese. Tutti i consiglieri comunali ed il sindaco hanno attivamente partecipato al dibattito con grande unità di intenti, esprimendo condivisione e sostegno alle misure proposte.
Il presidente del consiglio comunale ed i consiglieri comunali, congiuntamente al sindaco ed alla giunta, in
riferimento all’emergenza per l’approvvigionamento idrico sia per usi civili che per uso irriguo, senza distinzione alcuna di appartenenza politica, ma con spirito costruttivo e di collaborazione chiedono l’iniziativa unanime di tutti i gruppi e le forze politiche rappresentati nei vari consigli comunali dell’intero territorio, con il coinvolgimento altresì di tutti i riferimenti politici sia a livello regionale che nazionale, al fine di produrre tutti gli sforzi, con una collaborazione fattiva e concreta, per arginare con efficacia la devastante crisi idrica che sta investendo il nostro territorio.

“Pertanto – scrivono in un documento condiviso – considerata la richiesta dello stato di emergenza prodotta dal Presidente della Regione Siciliana, si ritiene urgente ed indifferibile dare attuazione alle seguenti iniziative:

  • Sollecitare il Governo Nazionale, per tramite dei Ministri dell’Agricoltura e della Protezione Civile, al fine di
    ottenere in tempi brevi la dichiarazione dello stato di emergenza richiesto;
  • Chiedere la stesura di un apposito Disciplinare tra Consorzio di Bonifica di Agrigento, Genio Civile, Enel e
    Regione Siciliana che riconosca e sancisca l’utilizzo prioritario dell’acqua dell’invaso Gammauta per usi potabili, zootecnici e irrigui, permettendo così di programmare per tempo (ovvero durante il periodo invernale il trasferimento dell’acqua per caduta verso la Diga Castello attraverso l’omonimo adduttore.
  • Progettare la realizzazione, in tempi ragionevolmente brevi, di una ulteriore condotta idrica di collegamento
    che possa trasferire direttamente l’acqua dalla diga Gammauta alla diga Castello mediante la traversa del
    Gebbia, permettendo così, un ulteriore modalità di riempimento della diga Castello.
  • Recepire e mettere in opera sistemi di pompaggio elettrico lungo il fiume Verdura per il sollevamento delle
    acque, con eventuale previsione del relativo sistema fotovoltaico di accumulo e fornitura di energia elettrica.
  • Dotare il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), già istituito quale organismo di emergenza a livello locale, di
    personale qualificato della Protezione Civile Regionale, al fine di gestire la crisi idrica in corso e coordinare così
    gli interventi necessari con misure urgenti e indifferibili”.
  • Il Comune di Ribera si rende fin da ora disponibile a
    destinare un proprio immobile per ospitare una sede periferica adeguata a supporto delle attività all’uopo
    necessarie, assicurando così una risposta tempestiva ed efficace alle esigenze dell’intero comprensorio.
  • Inoltre, nel documento si chiede di individuare ed eventualmente riattivare ogni fonte idrica esistente sul territorio comunale potenzialmente in grado di fornire adeguate quantità di acqua per uso potabile e irriguo e
  • promuovere la progettazione di un nuovo invaso lungo l’alveo del basso Verdura, oltre alla progettazione
    esecutiva e la realizzazione della Diga sul Valentino. “Queste fondamentali infrastrutture – si legge nel documento – una volta realizzate,
    permetterebbero di accumulare una quantità significativa di acqua tale da affrancare il fabbisogno idrico, sia per usi civili che irrigui, un ampio territorio garantendo una riserva idrica pluriennale, programmare la realizzazione di ogni altro intervento strutturale indispensabile ed indifferibile, come
    l’interconnessione degli invasi esistenti e, al contempo, l’ammodernamento delle reti idriche.
  • Ottenere nel più breve tempo possibile da parte dell’autorità competente (Autorità di Bacino del Distretto
    Idrografico della Sicilia) i volumi di acqua da assegnare per uso potabile ed irriguo, così da consentire al
    Consorzio di Bonifica una adeguata programmazione della prossima campagna irrigua.
  • Per concretizzare le iniziative sopra esposte, si ritiene essenziale assicurare adeguate coperture finanziarie ed infine, allo scopo di sostenere in maniera tangibile il settore agricolo e zootecnico, fondamentali per l’economia e il tessuto sociale del nostro territorio, si richiede la costituzione di specifici aiuti finanziari, agevolazioni e misure di sostegno
  • economiche per gli Agricoltori, imprenditori ed aziende del comparto agricolo.
  • Tutto ciò diventa assolutamente necessario per tamponare i danni già avuti e per prevenire un potenziale aggravamento della crisi economica e sociale. Il perdurare di questa severa siccità potrebbe costituire una seria minaccia per la sopravvivenza della nostra agricoltura, compromettendo la produzione delle eccellenze tipiche del nostro territorio”.
  • Il Comitato “Insieme per l’acqua”, Intanto, costituito da consorziati e cittadini, ha scritto una lettera al Consorzio di Bonifica Agrigento 3 al fine di richiedere un incontro urgente con la dirigenza del Consorzio, per discutere l’emergenza idrica che sta colpendo gravemente il territorio.
  • “Come sapete – scrivono- la siccità persistente ha causato una carenza diffusa di acqua potabile
  • e per l’irrigazione, con gravi conseguenze per le famiglie, le imprese e l’ambiente.
  • Siamo profondamente preoccupati per l’attuale situazione e riteniamo che sia necessario un intervento immediato e coordinato per affrontare la crisi.

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