I consiglieri comunali del gruppo Verso Menfi hanno espresso forte preoccupazione e biasimo nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Vito Clemente, in merito all’affidamento di servizi essenziali della rete idrica integrata alla società Menfi Servizi Srl.
Nel mirino dell’opposizione vi sono due determine dirigenziali del 4 giugno 2025, attraverso le quali il Comune ha stanziato oltre 100 mila euro a favore della partecipata comunale per la gestione di attività fondamentali: la riparazione della rete idrica e fognaria e la lettura dei contatori dell’acqua, compresa l’apposizione dei sigilli di sicurezza.
“Il sindaco e la giunta comunale hanno dimostrato una grave mancanza di rispetto nei confronti dell’intero consiglio comunale e della cittadinanza”, affermano i consiglieri di opposizione. “Ancora una volta, decisioni di tale importanza strategica ed economica per la nostra comunità sono state prese senza la necessaria condivisione e autorizzazione del consiglio comunale”.
La critica dei consiglieri si concentra sull’assenza di confronto democratico e istituzionale in merito a una scelta definita “strategica” che riguarda un bene pubblico primario come l’acqua.
“Riteniamo che l’affidamento di servizi così delicati, che toccano direttamente la gestione di un bene primario come l’acqua e implicano un ingente esborso di denaro pubblico, non possa avvenire bypassando l’organo democraticamente eletto per rappresentare la volontà dei cittadini”, proseguono i consiglieri. “Questo approccio apre la strada a una pericolosa tendenza verso la privatizzazione del servizio idrico integrato, senza il dibattito e la votazione che una scelta di questa portata richiede”.
Alla luce di queste considerazioni, Verso Menfi chiede un intervento immediato da parte dell’amministrazione per procedere all’annullamento delle determine contestate o all’adozione di un atto idoneo a sospenderne l’efficacia. L’opposizione sollecita inoltre che la questione venga portata al più presto in consiglio comunale per un confronto pubblico, “come la normativa e la trasparenza richiedono”.